da Ciudad CCS
Il Sindaco di Caracas, Jorge Rodríguez, ha avvertito che i dirigenti della destra venezuelana ricorrono alla post-verità come metodo per generare emozioni nelle persone da utilizzare a fini politici.
«La post-verità altro non è che la sostituzione della verità, attraverso l’esagerazione, di un determinato nucleo di verità, con la manipolazione oppure utilizzando menzogne che cercano di far passare come verità», ha spiegato.
Rodríguez ha aggiunto che l’esperienza dei venezuelani in tema di post-verità della destra è ampia, «l’opposizione venezuelana ci ha fornito una vasta gamma di esempi nel campo della post-verità».
Citando come esempio il caso di una fotografia dove un gruppo di soldati colpisce degli studenti, fatto accaduto in Georgia ma che hanno provato ad attribuirlo al Venezuela.
«Vedete questi signori della destra come parlano di democrazia, Diritti Umani e diritto alla proprietà; sono i primi a negare diritti alle persone, al libero transito, alla vita, a pensarla come si vuole», ha dichiarato il sindaco.
Così, i settori estremisti dell’opposizione hanno incentivato l’utilizzo delle reti sociali per implementare una post-verità che gli ha permesso di attivare gruppi violenti, che eseguono azioni terroristiche costate la vita a 66 persone, con migliaia di feriti. Ha spiegato il dirigente socialista.
«La post-verità genera un’emozione selvaggia, un’emozione che elimina qualsiasi possibilità di ragionamento» ha detto il dirigente del PSUV, che ha denunciato come i portavoce di questi settori politici promuovono l’odio fascista nei confronti dei chavisti e dei rivoluzionari.
A questo proposito, ha ricordato gli sforzi del Governo Bolivariano nell’intavolare un dialogo con questi settori, che nel 2016 hanno accettato di avviare un tavolo per il dialogo con una Commissione Nazionale per la Verità, la Giustizia, l’Attenzione alle Vittime e la Pace, attualmente guidata dal Ministro degli Esteri della Repubblica, Delcy Rodríguez.
Rodríguez ha segnalato che di fronte alla violenza fascista, la Commissione rafforzerà il lavoro per la pace e la riconciliazione tra i venezuelani, con la partecipazione di aggressori, vittime e familiari per riconoscere i diritti di ogni cittadino, soprattutto quelli colpiti dall’odio.
(Traduzione dallo spagnolo per l’AntiDiplomatico di Fabrizio Verde)
di Alessandro Orsini* Risposta, molto rispettosa, a Liliana Segre. Il dibattito sul genocidio a Gaza, reale o presunto che sia, non può prescindere dalle scienze sociali. Nel suo...
di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico In più di una circostanza ho scritto che oltre agli USA a vivere una situazione estremamente complessa in materia di conti con l'estero (debito/credito...
di Clara Statello per l'AntiDiplomatico L’Unione Europea è stata sconfitta nella guerra in Ucraina. Lo ha detto domenica sera il premier ungherese Victor Orban parlando al canale...
di Clara Statello per l'AntiDiplomatico Esattamente una settimana fa, il premier ungherese Viktor Orban, di ritorno da un incontro con Donald Trump a Mar-a-Lago, annunciava che queste sarebbero...
Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa