di Alberto Negri*
Sulla Libia dopo le bombe piovono balle.
L’Italia non si oppose nel 2011 all’intervento della Francia e si è unita ai bombardamenti perché i nostri alleati minacciavano di colpire anche i terminali Eni come testimoniano l’ex ministro degli Esteri Frattini e l’ex capo di stato maggiore Camporini, come del resto dichiarato pubblicamente dal primo.
L’allora capo del governo Berlusconi rimise al presidente della repubblica Napolitano la decisione dell’intervento.
La Germania di rifiutò di intervenire, l’Italia lo fece per difendere i suoi interessi minacciati dall’eventuale caduta di Gheddafi.
Il 30 agosto 2010, sei mesi prima dei raid francesi, inglesi e americani, Gheddafi era stato ricevuto in pompa magna a Roma per firmare contratti miliardari: erano tutti contenti maggioranza e opposizione, tutti egualmente responsabili, perché l’alleanza con Gheddafi è stata sostenuta sia dai governi di destra che da quelli di centro-sinistra.
Amen
*Post Facebook del 3 agosto. Pubblicato su gentile concessione
di Alessandro BianchiAnnelle Baerbock è il principale megafono in Europa di tutti i crimini (recenti e passati) della Nato. Impegnata in prima persona a fomentare e invocare cambi di regime, sanzioni,...
di Patrizia Cecconi Verso la fine del 1800 il filosofo e sociologo tedesco W.M. Wundt parlò di eterogenesi dei fini come effetto di azioni umane che divergono dai fini originari producendo risultati...
«È morto in ospedale l'unico soldato nordcoreano catturato finora dagli ucraini, il fante che doveva servire a dimostrare il coinvolgimento del dittatore Kim al fianco di Putin»...
di Clara Statello per l'AntiDiplomatico L’Unione Europea è stata sconfitta nella guerra in Ucraina. Lo ha detto domenica sera il premier ungherese Victor Orban parlando al canale...
Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa