Ennesima vergogna PD: alla Leopolda l'estrema destra venezuelana


Vi ricordate quante parole sono state spese sul ddl Fiano, il progetto di legge per l’introduzione del “reato di propaganda del regime fascista e neo-nazista”?

Sulla legittimità del PD di poter parlare di antifascismo oggi vi abbiamo già parlato. E non vogliamo ricordarvi per l’ennesima volta il sostegno dei colleghi di Fiano, Pittella in particolare, ai neo-nazisti ucraini che prendevano il potere con un colpo di stato il febbraio del 2014. Tutti lo ricordano esultare a Maidan dopo il colpo di stato con queste bandiere in piazza:




Si sa il PD avversa a parole i movimenti neofascisti in Italia tanto quanto gli esprime vicinanza all’estero.



Qualche giorno fa a Milano, Lia la russofoba Quartapelle ha incontrato il parlamentare venezuelano Armando Armas. Rappresentate eletto nello stato di Anzoategui nelle fila di Voluntad Popular:



Leggendo solo Repubblica, Fatto Quotidiano o altri distratti giornali italiani forse non sapete di che tipo di organizzazione politica stiamo parlando. Vi facciamo un breve sunto come premessa su cosa sia Voluntad Popular.

Tra il cartello di partiti che componeva la MUD, l’eterogenea alleanza delle forze politiche di opposizione al chavismo in Venezuela, vi è un soggetto che si distingue per l’alto livello di violenza - sia verbale che fisica - che esprime: si tratta di Voluntad Popular, partito iperliberista e neofascista il cui leader Leopoldo Lopez è stato condannato in quanto principale ispiratore e organizzatore delle guarimbas, le proteste violente che insanguinarono il Venezuela nel 2014. Un soggetto politico che tra le sue fila può vantare personaggi come Yon Goicoechea, detenuto perché trovato in possesso di materiale esplosivo. Oppure personaggi come Gilbert Caro, fermato da funzionari del Servizio Bolivariano di Intelligence Nazionale (SEBIN), presso l’Autostrada Regionale del Centro, mentre era di ritorno dalla Colombia.
Il vicepresidente El Aissami rese noto che al momento dell’arresto Caro aveva con sé un fucile FAL calibro 7.62 di proprietà della Forza Armata Nazionale Bolivariana con matricola abrasa, stecche di esplosivo plastico C4 e del denaro. Notizia poi confermata da vari media internazionali tra cui l’inglese BBC, non sospettabile di simpatie chaviste. Lo stesso dirigente chavista El Aissami ha descritto in maniera precisa cosa rappresenta in Venezuela il partito Voluntad Popular: «Si tratta di un gruppo antidemocratico, incostituzionale, sovversivo e terrorista, finché non dimostra il contrario riconoscendo i poteri e la Costituzione Bolivariana»


Voluntad Popular è il partito neofascista venezuelano, il cui leader Leopoldo Lopez si trova agli arresti domiciliari per il suo ruolo attivo svolto nel piano golpista ‘La Salida’. Un’operazione che aveva l’obiettivo di rovesciare il governo Maduro attraverso la violenza. Il bilancio fu tragico, con tanto sangue innocente versato a segnare il selciato venezuelano.



Ma c'è di più. Non è solo la Quartapelle ad aver dato solidarietà ad uno dei fondatori della formazione di estrema destra venezuelana. Nel video che vi riportiamo qui di seguito dall’account facebook di Armas, si apprende che quest'ultimo ha partecipato alla kermesse Leopolda dove il tronfio Renzi dichiarava come lui e il suo partito "continueranno a battersi affinché sia sconfitta la violenza in Venezuela”.



Quindi Renzi vuole combattere la violenza in Venezuela sostenendo il partito della violenza in Venezuela.

Solo ignoranza la sua? Un’altra fake news di Renzi?

No questa volta è più grave. Perché Voluntad Popular, il referente del PD, è un’organizzazione protagonista di tre tentativi colpi di stato (aprile 2002, febbraio 2015 e aprile 2017) contro i legittimi governi del paese e, per farvi solo pochi esempi, responsabile di questi atti di fascismo, intolleranza e violenza cieca gratuita:


Qui due video in cui potete vedere la violenza golpista di cui è responsabile il partito Voluntad Popular:



Uno dei fondatori del Partito principale responsabile della violenza qui sopra ha partecipato alla Leopolda e ha scambiato video-messaggi con il segretario del Partito. Dopo i neo-nazisti ucraini, i vari jihadisti in Siria e Medio Oriente, ora è il turno dei nuovi Pinochet in America Latina. Ricordatelo bene la prossima volta che Fiano o qualcun'altro per lui vi parlerà di antifascismo.

Alessandro Bianchi e Fabrizio Verde

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