Il presidente siriano Bashar al-Assad ha ricevuto lunedì una delegazione ufficiale ed economica russa guidata dal vice primo ministro russo, Dmitry Rogozin. Lo riporta l'agenzia siriana SANA.
Sulle vittorie conseguite nella lotta contro il terrorismo in Siria, Assad ha dichiarato come queste forniscono le condizioni necessarie per accelerare e rafforzare il processo di ricostruzione di ciò che è stato distrutto. Tutto questo dovrebbe aprire ampie prospettive economiche e ulteriori opportunità di cooperazione tra la Siria e la Russia, aggiungendo come sia "naturale che la Russia sarà un partner importante nel processo di ricostruzione in vari settori."
Da parte sua, Rogozin ha sottolineato i significativi progressi nella cooperazione economica russo-siriana e gli sforzi compiuti dal comitato misto russo-siriano per estendere ulteriormente questa cooperazione a beneficio dei popoli dei due paesi. Ha sottolineato che il governo e le società russe sono sempre pronti a fornire tutto il supporto e le competenze disponibili per contribuire efficacemente al processo di ricostruzione della Siria e sostenere il popolo siriano nel raggiungere le sue aspirazioni di progresso e prosperità.
Bashar al Assad, a margine dell'incontro, ha poi affermato che il terrorismo nel suo paese esiste ed è sopravvissuto grazie alle risorse fornite dai paesi occidentali, precisando poi come la lotta al terrorismo non finirà fino a quando l'ultimo estremista non sarà stato eliminato.
Per il presidente siriano, infatti, la lotta contro il jihadismo non si limita allo Stato islamico (IS), ma è soprattutto il Fronte Nusra uno edgli attori più problematici del conflitto in Siria. "Il terrorismo non è limitato all'IS, ma IS è solo una parte di esso. Dobbiamo capire che quando ci concentriamo solo su IS, ciò equivale a un tentativo di dissipare l'attenzione dal fatto che Il terrorismo sussiste con il sostegno dell'Occidente. [Il Fronte] Al Nusra è a capo di questo terrore", ha dichiarato il presidente siriano ripreso da RIA Novosti.
"Finché ci sono organizzazioni terroristiche come l'IS o il Front Al Nusra, noi ancora in guerra. La guerra non finirà fino a quando l'ultimo terrorista non sarà stato annientato, non importa sotto quale sigla", ha precisato il presidente siriano.
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