Ad ogni azione ostile degli USA sul piano commerciale, la Cina ha promesso una risposta. D’altronde si tratta di una legge della fisica: ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria.
Così, Pechino, ha annunciato che in risposta ai nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti sarà colpito il settore petrolifero.
Il gigante asiatico ha deciso di rimpiazzare il greggio importato dagli USA con quello iraniano. Un doppio smacco per Washington, visto che Trump ha deciso di uscire dall’accordo sul nucleare e tornare a picchiare duro contro Teheran.
ExxonMobil e Chevron, due multinazionali statunitensi operanti nel settore petrolifero, hanno subito il colpo: le azioni hanno perso circa il 2% del proprio valore. Mentre il prezzo del petrolio statunitense ha fatto registrare un calo del 5%. Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters.
Secondo molti analisti del settore, la guerra commerciale voluta da Trump contro Pechino, assesterà un duro colpo alle compagnie petrolifere di Washington. Visto che con l’aumento del prezzo del petrolio a stelle e strisce, le aziende cinesi, sostituiranno il greggio USA con quello di altri produttori. Iran e Russia in primis.
"I cinesi possono semplicemente sostituire parte del petrolio degli Stati Uniti con il greggio iraniano", ha spiegato John Driscoll, direttore della società di consulenza JTD Energy Services, aggiungendo che questa misura farà indubbiamente imbestialire Trump, che sta cercando di fermare la vendita del greggio iraniano attraverso le sanzioni economiche.
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