Il primo paese dell’Africa occidentale a firmare un documento di cooperazione con la Cina è il Senegal. A seguito di un incontro tra il presidente Xi Jinping e il suo omologo senegalese Macky Sall, il governo di Dakar si unisce all’iniziativa cinese ‘Belt and Road’, anche conosciuta in Italia come ‘La Nuova via della Seta’.
Secondo quanto riferisce l’agenzia cinese Xinhua, il presidente Xi Jinping ha avuto parole di elogio per il collega Sall, per aver risposto positivamente all'iniziativa e per aver sostenuto con forza la cooperazione tra Cina e Africa. Una prospettiva strategica per il governo di Pechino.
Dal lancio di questa iniziativa nel 2013, presentata da Xi, è prevista la formazione di un meccanismo di interconnessione economica tra paesi dell'Asia, Africa ed Europa che ripercorre le storiche rotte marittime e terrestri della seta.
La Cina è il secondo partner commerciale del Senegal con un volume di scambi di 2.000 milioni di dollari nel 2016. Il paese africano, che vive principalmente di agricoltura, riceve finanziamenti cinesi in progetti di ricerca agricola.
«Il Senegal sostiene l’iniziativa cinese Belt and Road ed è disposto a partecipare vigorosamente alla costruzione della connettività», ha dichiarato il presidente senegalese Macky Sall. Evidentemente soddisfatto dell’accordo raggiunto con il gigante asiatico.
La Cina continua la sua forte azione in Africa dove ha appena raggiunto un accordo con la Libia affinché questa si unisca all’iniziativa Belt and Road. Attraverso il progetto, Pechino si impegna nella ricostruzione del martoriato, dalle bombe occidentali, paese nordafricano.
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