Atene, la benzina sul fuoco si chiama Troika



di Fabrizio Verde

La capitale della Grecia, Atene, è assediata dai roghi. Sono innumerevoli gli incendi che nelle ultime 24 ore hanno devastato i boschi intorno alla capitale ellenica. La Croce Rossa riferisce che al momento i morti sarebbero oltre 100 con 556 persone rimaste ferite. Le autorità greche ritengono che gli incendi siano di origine dolosa.

La tragedia che ha colpito la Grecia, paese finanziariamente devastato che ha dovuto chiedere l’aiuto dell’Unione Europea per fronteggiare l’avanzata delle fiamme, rappresenta la perfetta metafora di quanto fatto dalla Troika ad Atene.

Dove i rappresentati della Commissione Europea, della Banca Centrale Europea e del Fondo Monetario Internazionale rappresentano i piromani. Con le loro ottuse politiche di austerità hanno infatti devastato la Grecia. Come e peggio delle fiamme che minacciano Atene.

La Grecia attuale è un paese depredato, svenduto e sostanzialmente colonizzato. Dove il 21,2% delle popolazione è costretta a sopravvivere in estrema povertà, secondo le stime di Eurostat. Dal 2009 la spesa pubblica per la sanità è stata tagliata di oltre un terzo. In molti ospedali in tutto il Paese mancano i prodotti per disinfettare i letti, le siringhe, i cateteri. I pazienti sono costretti a portarsi da casa medicine e spesso finanche le coperte. In questi ospedali pubblici al collasso non ci sono nemmeno più i fondi per pagare medici e infermieri. Salari e pensioni hanno subito tagli draconiani. La disoccupazione dilaga. La Protezione civile ridotta ai minimi termini.

Proprio come avviene adesso con i roghi, il governo di Atene non ha i mezzi per fronteggiare le fiamme appiccate dai pasdaran del libero mercato. L’unico modo efficace per spegnere queste metaforiche fiamme appiccate dai piromani della Troika sarebbe l’intervento pubblico. La Grecia liberata dalle catene dell’austerità neoliberista potrebbe risollevarsi. Proprio come accaduto a quei paesi dell’America Latina portati al fallimento, economico e sociale, da quelle stesse politiche che hanno devastato l’Europa e provocato l’ascesa delle destre in tutto il continente.

Le più recenti da WORLD AFFAIRS

On Fire

Il gesto di Al Jolani che umilia la Baerbock (e tutta l'Unione Europea)

di Alessandro BianchiAnnelle Baerbock è il principale megafono in Europa di tutti i crimini (recenti e passati) della Nato. Impegnata in prima persona a fomentare e invocare cambi di regime, sanzioni,...

Grazie Cecilia Sala

di Patrizia Cecconi Verso la fine del 1800 il filosofo e sociologo tedesco W.M. Wundt parlò di eterogenesi dei fini come effetto di azioni umane che divergono dai fini originari producendo risultati...

Il soldato del «dittatore Kim» catturato e la figuraccia del Corriere della Sera

  «È morto in ospedale l'unico soldato nordcoreano catturato finora dagli ucraini, il fante che doveva servire a dimostrare il coinvolgimento del dittatore Kim al fianco di Putin»...

L'Europa ha perso la guerra in Ucraina (ma potrebbe finire anche peggio)

  di Clara Statello per l'AntiDiplomatico L’Unione Europea è stata sconfitta nella guerra in Ucraina. Lo ha detto domenica sera il premier ungherese Victor Orban parlando al canale...

Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa