Venezuela: falsi aiuti umanitari da chi impone sanzioni affamanti



In primo luogo una domanda, a chi sostiene l'autoproclamato Guaidò sulla base del fatto che i venezuelani stanno economicamente molto male.


La domanda è: come se la caverebbero gli italiani se fossero oggetto di sanzioni economiche durissime e di ogni genere di boicottaggio da parte dell'Occidente e paesi satelliti? Per non parlare della veloce riduzione in miseria degli statunitensi se non potessero più campare di rendita sul mondo grazie al dollaro, moneta imperialista dei parassiti, e grazie al loro complesso militar-industriale alimentato dalle guerre opportunamente scatenate da Washington e compari.


Su questa base, passiamo agli aiuti umanitari che l'Assemblea nazionale, controllata dall'opposizione, e Juan Guaidò chiedono a gran voce di far entrare dalla frontiera colombiana, ovviamente accompagnati da militari stranieri. Un cavallo di Troia. O "cauteri su gambe di legno", come disse Jack London nel suo libro Il tallone di ferro. Visto che con un dito gli Usa intendono offrire assistenza per 20 milioni di dollari, e con un intero braccio grazie alle sanzioni causano perdite al Venezuela per 23 miliardi di dollari (mille volte tanto).


A questi infernali rimedi, il Comitato della Croce rossa internazionale (Icrc) ha rifiutato di prestarsi. Il capo della Delegazione dell'Icrc in Colombia, Christopher Harnisch, ha affermato giorni fa che la sedicente assistenza umanitaria degli Stati uniti è un aiuto deciso da un governo e non rientra, per l'Icrc, nei criteri degli aiuti umanitari, i quali sono protetti dai principi fondamentali dell'organizzazione come l'indipendenza, l'imparzialità, e la neutralità. "Il movimento internazionale della Croce rossa e mezzaluna rossa della Colombia riafferma che per garantire la propria missione unicamente umanitaria, non può partecipare a iniziative di assistenza e distribuzione senza che ci sia il proprio accordo". E quello del governo venezuelano, riconosciuto dall'Onu.


Ovviamente certi media approfittano dell'emergenza in Venezuela per portare avanti un altro discorso: "Il Venezuela è al collasso"; "l'appello della Croce rossa: lasciateci lavorare". Così qui
https://www.huffingtonpost.it/2019/02/10/venezuela-al-collasso_a_23666045/ Dove si fa credere che sia Maduro a bloccare con l'esercito gli aiuti umanitari alla frontiera colombiana, mentre in realtà quel ponte (voluto da Hugo Chavez ma senza che la parte colombiana completasse la sua parte), Caracas lo blocca fin dal 2016 per impedire il traffico dei contrabbandieri e paramilitari.


La Croce rossa insiste sulla sua possibilità di intensificare gli interventi in sostegno alla Croce rossa venezuelana, fino a 30 milioni di dollari a partire dall'hub di Panamà, ma solo se viene rispettata la neutralità dell'organizzazione. Il presidente della Croce rossa internazionale e Mezzaluna rossa Francesco Rocca, presente nel paese per negoziare con tutti gli attori in loco, rifiuta di attribuire responsabilità nella situazione di emergenza, precisando che "i soccorsi sono necessari per una popolazione stremata, a prescindere da quale sia l'origine di questa situazione".


P.s Nel video l'ex ambasciatore Usa in Venezuela che spiega come affamare il popolo venezuelano sia l'obiettivo golpista del suo paese. Senza remore e senza coscienza, rappresentando quindi alla perfezione il suo paese...



Marinella Correggia

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