di Paolo Desogus*
La giornata della memoria odierna non ha ragioni storiche, ma politiche. È stata artificialmente creata per istituzionalizzare l'anticomunismo. Si tratta di una creazione tutta interna alla cultura liberale, sebbene non manchi in suo sostegno il solito codazzo di fascisti, nostalgici e patetici imbecilli di varia natura. L'obiettivo è semplice: equiparare il comunismo e qualsiasi sua declinazione al fascismo e al nazismo, indipendentemente dalla fondatezza storica degli argomenti adoperati. La giornata di oggi si iscrive dunque nel grande progetto, sostenuto anche dal parlamento europeo, di messa al bando della vicenda del movimento operaio internazionale e di reductio ad hitlerum della sua storia.
Quando andremo al potere, perché prima o poi ci andremo, istituiremo "La giornata della falsa coscienza" e la fisseremo proprio per il 10 febbraio.
*Professore associato all'Università Sorbonne di Parigi
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