di Francesco Fustaneo
L'amministrazione Trump non spedirà più i dispositivi di protezione individuale agli alleati d'oltremare, in quanto gli Stati Uniti sono alle prese con carenze critiche di rifornimenti, questo mentre i casi di coronavirus negli States e sopratutto a New York, oramai divenuta l'epicentro mondiale dell'epidemia, continuano a crescere.
A riferirlo la CNN che avrebbe attinto l'informazione da una fonte del Congresso, mercoledì scorso. La task force del coronavirus guidata dal vicepresidente Mike Pence dunque sta bloccando le spedizioni all'estero delle attrezzature mediche e chiedendo invece che le forniture vengano distribuite all'interno degli Stati Uniti .
“Alla domanda sui resoconti del congelamento di mercoledì, il presidente Donald Trump – si legge nell'articolo della CNN- ha dichiarato che non c'era alcuna verità" . Tuttavia, pochi minuti dopo, ha osservato che "qualunque cosa abbiamo, qualunque cosa ci siamo impegnati, ci impegniamo", ma ha aggiunto che "abbiamo anche bisogno di molto per noi stessi".
"Ovviamente, non spediremo troppo", avrebbe detto Trump durante un briefing alla Casa Bianca.
La cosa certa è che gli Usa nonostante siano la prima potenza economica e militare al mondo versano attualmente in uno stato di forte carenza per ciò che concerne il materiale sanitario, tant'è vero che hanno accettato aiuti dalla loro storica rivale, la Russia.
Lo stesso Trump avrebbe definito un “gesto molto carino” da parte di Putin, l'invio di materiale medico giunto ieri a New York tramite un cargo russo.
Non sono mancate nei giorni scorsi neanche forniture di materiale sanitario giunte dalla Cina: 80 tonnellate di guanti, 1, 8 milioni di mascherine , abiti e altre forniture mediche trasportate nei giorni scorsi a New York tramite un volo partito da Shanghai. L' operazione sarebbe frutto di una partnership pubblico-privata guidata dal genero di Trump , il marito della figlia Ivanka, Jared Kushner.
“Sempre in Cina, poi, gli americani hanno acquistato un gran numero di maschere in origine destinate agli ospedali e alle case di cura francesi” ha affermato il presidente del Consiglio della regione francese della Provenza-Alpi-Costa Azzurra, Renaud Muselier.
In definitiva gli Usa necessitano di materiale sanitario e faranno di tutto per accaparrarselo per uso interno, essendo disposti e avendo la capacità economica di pagare a prezzi più alti le forniture rispetto ad altri paesi. Consequenzialmente taglieranno anche gli aiuti per l'estero in attesa di soddisfare preventivamente le esigenze interne.
A rischio evidentemente ora sarebbero anche le forniture sanitarie, per l'equivalente di 100 milioni di dollari, promessi da Trump all'Italia.
Si rischia di replicare la storia degli aiuti economici promessi a suo tempo da Obama all'Italia in occasione del terremoto a L'Aquila, appunto promessi ma mai arrivati a destinazione.
Sulla vicenda della donna iraniana nuda nel campus, le cui immagini sono diventate virali, monta la strumentalizzazione politica.Al di là dei proclami “social”, cosa si sa realmente?...
Come ricorda il Prof. Paolo Desogus oggi il famoso articolo di Pier Paolo Pasolini "Cos'è questo golpe? Io so" compie 50 anni. "Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica...
L'ex comandante della NATO James Stavridis ha previsto che il conflitto in Ucraina si concluderà con la conquista da parte della Russia di circa un quinto del territorio del Paese. Stavridis, ammiraglio...
Pubblichiamo questa lettera aperta che la giornalista e saggista Patrizia Cecconi ha inviato ai dirigenti di Eurospin nella quale spiega perché è semplicemente immorale vendere merci...
Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa