di Carlo Formenti
La falsità del documento che il foglio spagnolo di estrema destra (conservatore e monarchico) Abc ha esibito per "provare" un presunto finanziamento del governo bolivariano del Venezuela all'M5S nella persona del defunto Gianroberto Casaleggio appare evidente dalla seguente citazione contenuta nel documento stesso: "La destinazione del denaro nella sua totalità era per un cittadino italiano di nome Gianroberto Casaleggio, promotore di un movimento di sinistra rivoluzionario e anticapitalista nella Repubblica italiana".
Da scompisciarsi dalle risate: ve lo vedete il governo venezuelano che scambia i grillini per un movimento rivoluzionario e anticapitalista!? Del resto lo stesso Corriere - da giorni impegnato in una serrata campagna contro il governo Conte che vorrebbe vedere rimpiazzato da un governo "tecnico" (guidato da Draghi o chi per lui) molto più determinato a dare il colpo di grazia alle residue capacità di contrattazione delle rappresentanze dei lavoratori - è indotto a esibire le prove della palese falsità del documento (stemmi e intestazioni sbagliate, forme contraffatte, ecc.). Il che non gli impedisce di sfruttare l'occasione per presentare ai 5Stelle il conto delle loro "ambiguità" nei confronti del "regime" venezuelano e di concludere che sì, forse il documento è falso, ma non si può escludere che i soldi siano arrivati (vedere, fra gli altri, il fondo di Massimo Franco in prima pagina e l'articolo di Marco Imarisio a pag.4). Il vero problema, in ogni caso, non è la palese falsità (non uso il termine fake news che è un neologismo di regime usato per colpire a senso unico le sinistre, i regimi russo e cinese, ecc. mentre le notizie veicolati dai media occidentali sono "vere" per definizione).
I veri problemi sono due. Uno. In Spagna è in atto da anni una violentissima campagna di stampa dei media di destra contro Podemos, accusato, fra le altre cose, di aver preso soldi da Chavez prima e Maduro poi, per cui questo "sconfinamento" di Abc sulla scena italiana può essere interpretato come un scambio di favori con le destre estreme di casa nostra (Salvini, affratellato con la peggior feccia fascista mondiale dei Bolsonaro e degli Orban, ha subito gridato: ecco abbiamo un partito di governo finanziato dal "totalitarismo" venezuelano) scambio che, come si è appena visto, torna utile anche alle nostre destre "moderate".
Due. Che a Podemos (ma sicuramente non all'M5S!) possano essere arrivati soldi (pochi perché parliamo di Paesi poveri) da alcuni regimi di sinistra latinoamericani non è viceversa improbabile, visti i legami ideologici fra le sinistre ispaniche delle due sponde dell'Atlantico. Ma ciò rientra nel grande gioco geopolitico del conflitto fra Paesi governati da ideologie contrapposte (il PCI quando era ancora comunista riceveva finanziamenti dall'Urss così come la Dc e le destre li ricevevano dagli Stati Uniti) e chi fa finta di scandalizzarsi è in assoluta malafede, a partire dai pennivendoli italiani che campano grazie alle sovvenzioni delle lobby finanziarie che pilotano la politica estera di Ue e Usa.
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