Austerità e neoliberismo, applicati in Italia con circo furore ideologico da ormai 30 anni, hanno devastato il nostro sistema sanitario nazionale. Lo sfascio in cui versa è stato evidenziato dalla pandemia di Covid-19 causata dal nuovo coronavirus. L’Italia si è rivelata sostanzialmente impreparata ad affrontare il virus adeguatamente.
Per ironia della sorte ad affermarlo è uno studio - pubblicato dalla rivista tedesca Intereconomics - che vede la partecipazione di un membro del Consiglio dei cinque saggi che supporta il Governo federale di Angela Merkel nelle decisioni di politica economica.
Quello stesso governo tedesco che porta avanti contro ogni evidenza economica di buon senso l’ideologia ordo-liberista.
Lo studio prende in esame la connessione tra il calo della spesa pubblica per l’assistenza sanitaria in Italia e la stretta di bilancio adottata dai vari governi in carica nell’intento di adempiere ai precetti fiscali stabiliti dal Trattato di Maastricht in poi, evidenzia Huffington Post.
«Gli sforzi dell’Italia di soddisfare i criteri di Maastricht e i requisiti del Patto di Stabilità e Crescita che ha portato a un inasprimento complessivo della spesa pubblica», a pagarne caro il prezzo è stata la sanità italiana i cui evidenti limiti sono stati posti in risalto dalla pandemia.
Una situazione ben fotografata nello studio: «Nel 1990 l’Italia aveva sette posti letto per mille abitanti, un valore vicino alla Germania e sopra la media Ue. Nel 2017, il numero di posti per le cure acute è sceso a 2,6». Invece in Germania il numero è rimasto intorno ai 6 e abbiamo visto come Berlino sia riuscita ad affrontare senza troppi patemi l’impatto provocato sul sistema sanitario nazionale dalla pandemia.
Gli economisti autori dello studio concludono che «la popolazione italiana sta pagando il prezzo di politiche di bilancio restrittive prolungate nel Servizio sanitario nazionale. L’attenzione unilaterale ai vincoli fiscali e alla riduzione del debito ha privato il settore sanitario italiano di una parte importante della sua capacità di offrire una protezione adeguata alle persone. Lo scoppio della crisi sanitaria ha suonato un campanello d’allarme che non può rimanere inascoltato».
di Alessandro Orsini* Risposta, molto rispettosa, a Liliana Segre. Il dibattito sul genocidio a Gaza, reale o presunto che sia, non può prescindere dalle scienze sociali. Nel suo...
di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico In più di una circostanza ho scritto che oltre agli USA a vivere una situazione estremamente complessa in materia di conti con l'estero (debito/credito...
di Clara Statello per l'AntiDiplomatico Esattamente una settimana fa, il premier ungherese Viktor Orban, di ritorno da un incontro con Donald Trump a Mar-a-Lago, annunciava che queste sarebbero...
di Clara Statello per l'AntiDiplomatico L’Unione Europea è stata sconfitta nella guerra in Ucraina. Lo ha detto domenica sera il premier ungherese Victor Orban parlando al canale...
Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa