Perché la Colombia è scesa in piazza contro il governo Duque?

29 Aprile 2021 10:59 La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Colombia è tornata in piazza contro il neoliberismo del governo Duque. Il Comitato Nazionale per la sciopero sottolinea che “milioni di colombiani sono scesi in piazza e molti altri, dalle loro case, hanno espresso il loro malcontento per questo malgoverno. Nonostante le avversità, l'apice della pandemia, la stigmatizzazione dello sciopero promosso dal governo e da alcuni media”.

"Esprimiamo il nostro rifiuto alle misure di coprifuoco e chiusura dei trasporti pubblici, adottate da alcune autorità locali volte a prevenire lo sviluppo della protesta", si legge nel comunicato diramato dai manifestanti.

La giornata di protesta è stata segnata da una dura repressione governativa.

I manifestanti hanno denunciato di essere stati colpiti da forte repressione governativa perpetrata da agenti di polizia e dalla Squadra mobile antisommossa (Esmad) in diverse città, “condanniamo tutti gli arresti di diversi manifestanti, l'uso sproporzionato della forza e gli atti che hanno causato feriti a dozzine di persone”.

La consigliera di Medellín, Dora Saldarriaga, ha denunciato sui social l'aggressione subita dagli uomini in divisa del regime colombiano. "La gente era pacifica e l'Esmad è venuta a intimidire e sciogliere la marcia (...) il sindaco ha chiamato gli agenti per dare l'ordine di attaccare la popolazione”, ha denunciato su Twitter.

Anche nella capitale Bogotà i manifestanti hanno subito repressione. Gli agenti dell’Esmad hanno raggiunto Plaza de Bolívar dove con inaudita violenza hanno colpito i manifestanti.

Forti scontri, disordini, e azioni di violenza nella città di Cali. I media hanno riportato diversi feriti e le autorità locali hanno registrato un decesso. Nella città è stato quindi decretato il coprifuoco.

Provate solo a immaginare se fosse accaduto in Venezuela un simile tragico evento. Sarebbe stata l’apertura di tutti i media nostrani. Invece sulla Colombia neoliberista di Duque, paese vassallo USA-NATO e base da dove partono tutti gli attacchi diretti alla Repubblica Bolivariana del Venezuela, è calato il silenzio più totale.

I motivi della protesta

Il paese è in subbuglio per la riforma fiscale proposta dal presidente Iván Duque nel contesto di una pomposa ‘Ley de Seguridad Sostenible’ sottoposta all'approvazione del Congresso.

L’accusa a Duque è quella di voler scaricare i costi della crisi sulle classi medie e meno abbienti. La riforma fiscale di Duque vuole "attutire la crisi economica aggravata dalla pandemia", ma le sue soluzioni, secondo l'opposizione, sembrano più un decalogo per peggiorare la situazione.

Il progetto aumenta l'aliquota dell'imposta sul valore aggiunto IVA sui prodotti che in precedenza avevano un'aliquota inferiore. Allo stesso tempo, elimina la categoria dei prodotti "esenti da IVA", che potrebbe contribuire all'aumento dei prezzi degli alimenti di base.

Uova, pollo, formaggio, riso, pesce, maiale, tra gli altri, potrebbero essere più costosi da questa riforma tributaria che andrebbe ad influire sul paniere alimentare di base dei colombiani.

Le più recenti da WORLD AFFAIRS

On Fire

"Questo sarebbe in definitiva il vero Colpo di Stato". Il più famoso articolo di Pasolini compie oggi 50 anni

Come ricorda il Prof. Paolo Desogus oggi il famoso articolo di Pier Paolo Pasolini "Cos'è questo golpe? Io so" compie 50 anni. "Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica...

Donna nuda iraniana al campus: la strumentalizzazione politica di un dramma personale?

Sulla vicenda della donna iraniana nuda nel campus, le cui immagini sono diventate virali, monta la strumentalizzazione politica.Al di là dei proclami “social”, cosa si sa realmente?...

Ex comandante della NATO prevede come finirà il conflitto in Ucraina

L'ex comandante della NATO James Stavridis ha previsto che il conflitto in Ucraina si concluderà con la conquista da parte della Russia di circa un quinto del territorio del Paese. Stavridis, ammiraglio...

Merci macchiate del sangue palestinese. Lettera aperta a Eurospin

Pubblichiamo questa lettera aperta che la giornalista e saggista Patrizia Cecconi ha inviato ai dirigenti di Eurospin nella quale spiega perché è semplicemente immorale vendere merci...

Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa