Legge marziale in Canada. La 'Canadian Civil Liberties Association' condanna Trudeau

15 Febbraio 2022 22:13 Fabrizio Verde

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Come vi avevamo anticipato nella giornata di ieri, con una decisione senza precedenti il primo ministro liberale (sic!) del Canada, Justin Trudeau ha deciso di invocare i poteri speciali tramite lo stato di emergenza per fronteggiare - leggi reprimere - le proteste avviate dai camionisti del ‘Freedom Convoy, contro gli obblighi vaccinali e le politiche pandemiche del governo di Ottawa. Una protesta che poi si è allargata fino a coinvolgere ampi strati della popolazione.

Il liberale Trudeau, lo stesso pronto a scagliarsi contro paesi come il Venezuela o il Nicaragua quando si difendono da attacchi orchestrati dall’estero, ha quindi deciso di sospendere ogni parvenza di democrazia in Canada per rispondere alle legittime proteste di lavoratori stanchi e portati allo stremo dalle politiche pandemiche di Ottawa.

A tal proposito, la Canadian Civil Liberties Association ha condannato il premier Justin Trudeau per aver invocato l'Emergencies Act, sostenendo in un tweet che il governo federale canadese "non ha raggiunto la soglia necessaria" per farlo.

"L'Emergencies Act può essere invocato solo quando una situazione "mina seriamente la capacità del governo del Canada di preservare la sovranità, la sicurezza e l'integrità territoriale del Canada" e quando la situazione "non può essere affrontata efficacemente in base a qualsiasi altra legge del Canada, " continua il thread su Twitter.

Ma Trudeau tira dritto non curante delle proteste popolari. "Questa non è una protesta pacifica", ha affermato il leader canadese ai giornalisti a Ottawa insieme ad alti funzionari di gabinetto. "Il governo federale interviene perché le autorità di polizia locali hanno avuto difficoltà a far rispettare la legge", ha affermato.

"Si tratta di proteggere i canadesi, proteggere i posti di lavoro delle persone e ripristinare la fiducia nelle nostre istituzioni".

Intanto continuano i tentativi di screditare la protesta e far passare i protestanti alla stregua di criminali. Con queste motivazioni sono state bloccate le ingenti donazioni ricevute dal ‘Freedom Convoy’. Con la scusa delle norme antiriciclaggio vengono congelati i fondi raccolti tramite i siti di crowdsourcing, sotto l’accusa di finanziamento del "terrorismo".

"Stiamo ampliando l'ambito delle norme canadesi contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo in modo che includano le piattaforme di crowdfunding e i fornitori di servizi di pagamento che utilizzano", ha affermato il ministro delle finanze Chrystia Freeland.

“Si tratta di seguire i soldi. Si tratta di fermare il finanziamento di questi blocchi illegali".

Il Canada autorizza le banche e gli istituti finanziari a "cessare temporaneamente la fornitura di servizi finanziari laddove l'istituto sospetti che un conto venga utilizzato per favorire i blocchi e le occupazioni illegali".

Questa nuova legge si applica ai conti personali e aziendali e copre tutte le forme di transazione comprese le criptovalute: "Una banca o un altro fornitore di servizi finanziari sarà in grado di bloccare o sospendere immediatamente un conto senza un'ingiunzione del tribunale"

Le banche “saranno tutelate dalla responsabilità civile per le azioni intraprese in buona fede”, ha aggiunto il ministro delle Finanze Chrystia Freeland.

L’emittente CBC ricorda che l’Emergences Act invocato da Trudeau dà carta bianca al governo federale di fronte a una presunta crisi, inclusa la capacità di emanare poteri di emergenza che gli consentono di vietare i viaggi all'interno di un'area specifica o sequestrare i beni personali, imponendo multe o pene detentive alle persone che contravvengono ai nuovi ordini.

Questa è fondamentalmente la capacità di scatenare la legge marziale "selettiva" sui canadesi.

Tutto molto democratico e liberale, non c’è che dire.

Il tutto con il sostegno del solito circuito mainstream. L’emittente statale CBC per giustificare l’azione antidemocratica del liberale Trudeau sostiene che la "libertà" è ora un concetto di "estrema destra".

Un articolo apparso sul sito della CBC sostiene che la libertà è ora un "termine malleabile" ed è "aperto all'interpretazione", citando tal proposito il suo utilizzo da parte del convoglio di camionisti canadesi, che il pezzo suggerisce essere un movimento di estrema destra.

La CBC cita Barbara Perry, la direttrice del Centro sull'Odio, il Bias e l'Estremismo all'Ontario Tech University, la quale sostiene che la libertà "è un termine che abbiamo ascoltato.... Puoi definirlo, capirlo e manipolarlo in un modo che ha senso per te e ti è utile, a seconda della tua prospettiva".

Capito? Non si tratta di democrazia, diritti, discriminazioni e richieste di libertà. Semplicemente è una questione di prospettiva.

L'articolo cita anche un'altra "esperta", Elisabeth Anker, professoressa associata di scienze politiche alla George Washington University, che sostiene che "la libertà è un concetto scivoloso".

La professoressa Anker ha anche affermato che quando la destra esercita i propri diritti è "libertà violenta", il che può facilmente portare a pericolo, discriminazione e diventare antidemocratico.

La CBC è la stessa rete che ha spinto forte sulla disinformazione riguardo il ‘Freedom Convoy’, inclusa l'idea che i camionisti siano in realtà agenti russi.

Insomma, quando fa comodo per i liberal risulta accettabile anche il complottismo più becero.


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