Dopo l'intervista rilasciata alla CNN, rilasciata ad agosto, dove il co-fondatore dei Pink Floyd Roger Waters aveva criticato gli Stati Uniti per il loro ruolo nella guerra in Ucraina, definendo il presidente degli Stati Uniti Joe Biden un criminale di guerra e sottolineando che Taiwan fa parte della Cina, la rock star ne ha concessa un'altra a Rolling Stones, in cui non solo ha ribadito le sue denunce, ma ha rincarato la dose, sostenendo che gli Stati Uniti d’'America sono il più grande male del mondo.
Nell'intervista rilasciata ieri, Waters ha affermato che i "media allineati" rafforzano la formula noi-contro-loro, alimentando nel popolo statunitense l'idea che Cina e Russia sono "cattive" e che gli Stati Uniti sono "buoni".
Dal suo punto di vista, ha precisato: “Naturalmente, noi – quando dico noi, ora parlo come contribuenti negli Stati Uniti – non lo siamo. Siamo i più malvagi di tutti con un fattore almeno dieci volte. Uccidiamo più persone. Interferiamo nelle elezioni di più degli altri. Noi, l'impero americano, stiamo facendo tutte queste cazzate".
Il cantante e attivista politico di spicco ha sottolineato la questione delle ideologie indotte dall'Occidente per la copertura che riguarda la guerra in Ucraina: “L'hai visto in quella che ti ho appena descritto come propaganda occidentale. È esattamente il contrario di dire propaganda russa; I russi hanno interferito con la nostra elezione; I russi lo hanno fatto. Sono tutte bugie, bugie, bugie, bugie".
Inoltre, ha annunciato di essere stato inserito nella "Kill list" del tristemente noto Myrotvorets, una lista di persone da uccidere formulata dall'Ucraina, che include figure e individui che non supportano le sue forze e l'intervento occidentale nella guerra per alimentarla ulteriormente. Ha aggiunto che Darya Dugina, giornalista uccisa e figlia del pensatore politico russo Alexander Dugin, faceva parte di quella lista che ha portato al suo omicidio ad agosto con un'autobomba. Così come il giornalista e fotorepoter italiano Andrea Rocchelli ucciso in Ucraina nel maggio del 2014.
Waters ha persino inviato una lettera aperta alla moglie del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Olena, chiedendole di aiutare a "fermare il massacro" spingendo per i negoziati per raggiungere un accordo di pace con la Russia.
Tra i principali argomenti sollevati nella sua intervista, come la Siria e Julian Assange, ha sottolineato l'importanza della causa palestinese e ha condannato l'Esercito israeliano dicendo: "Non è solo la morte spaventosa di Shireen Abu Akleh. Sono tutte morti spaventose... Ogni palestinese colpito a morte dalle (forze di occupazione israeliane) è spaventoso. Era solo molto conosciuta e molto amata, ed era una giornalista. Ma non succederà nulla all’assassino, come sappiamo. In ogni caso verrà nascosto sotto il tappeto".
Waters ha poi fatto un breve excursus della storia del Medio Oriente, parlando del ruolo di Regno Unito e Francia attraverso l'accordo Sykes-Picot del 1916 che dimostra il nefasto ruolo occidentale occidentale che ha portato all'attuale destabillizzazione. Il co-fondatore dei mitici Pink Floyd ha infine denunciato che a causa del suo sostegno alla causa palestinese viene accusato di antisemitismo.
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