Quali sono i contenuti del Memorandum firmato da Tunisia e Unione Europea

17 Luglio 2023 23:00 Francesco Fustaneo


di Francesco Fustaneo


Domenica 16 luglio è stato siglato a Tunisi, presso il Palazzo presidenziale di Cartagine il Memorandum of Undestranding (MoU) con l'Ue. L'intesa è stata sottoscritta durante l'incontro fra il presidente tunisino Kais Saied, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, la premier italiana Giorgia Meloni e quello dei Paesi Bassi, Mark Rutte.

Dalle prime dichiarazione era trapelato che erano cinque i pilastri dell'intesa concordati: l' assistenza macrofinanziaria dell'Ue, il rafforzamento dei legami economici, la cooperazione sulla green energy, la migrazione e la promozione dei contatti tra le persone.

Col passare delle ore sono arrivate notizie più dettagliate in particolare dalle agenzie di stampa tunisine.

Consultando la Tap (Tunis Afrique Press) si apprende che almeno sulla carta quelli a seguire sono i contenuti messi nero su bianco in sede di sottoscrizione dell'accordo.

Sul tema della stabilità macroeconomica l'Unione europea si è impegnata a sostenere il paese nordafricano nel rilancio della crescita economica.

L'attuazione di questo approccio sarà discussa durante il terzo trimestre del 2023.

In relazione al commercio: le parti si impegnano a intensificare la reciproca cooperazione economica e commerciale, gettare le basi per lo sviluppo di un clima imprenditoriale favorevole e attrattivo e promuovere gli investimenti e lo sviluppo sostenibile. Ancora le due parti si adoperano per attuare azioni volte a promuovere e potenziare la modernizzazione delle relazioni commerciali e di investimento tra l'UE e la Tunisia al fine di migliorare le condizioni di accesso al mercato.

Verranno individuate opportunità di investimenti pubblici, partenariati pubblico-privato e progetti privati, in particolare nell'ambito del Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile (EFSD+), nei settori della competitività e dello sviluppo del settore privato, della modernizzazione dei canali di distribuzione e del monitoraggio del mercato, dell'accesso a finanza, acqua e agricoltura sostenibile, tecnologie pulite e/o nell'ambito di un'economia circolare, energia rinnovabile, preparazione alla produzione di idrogeno rinnovabile e all'integrazione in settori strategici delle catene del valore dell'Ue, in settori strategici con un elevato potenziale di esportazione.

Sul versante agricoltura le parti si impegnano a rafforzare la loro partnership per garantire l'accesso all'acqua potabile pulita, sostenere l'irrigazione agricola sostenibile utilizzando fonti idriche non convenzionali (acqua piovana, acqua salmastra e acque reflue trattate) e sviluppare una gestione strategica dell'acqua e infrastrutture di trasferimento. Si prevede inoltre di rafforzare la cooperazione nell'agricoltura sostenibile, prevedendo in particolare il sostegno a colture come quelle cerealicole e a specifici prodotti agricoli attraverso futuri negoziati.

Altro capitolo trattato, quello della transizione digitale dove le parti concordano di cooperare nel settore digitale, sfruttando le opportunità di sviluppo delle capacità, cooperazione tecnologica e progetti congiunti. Rilevante in merito il progetto del cavo digitale sottomarino MEDUSA che potrebbe fornire alla Tunisia connettività Internet ad alta velocità.

Affrontato anche il tema del trasporto aereo:si valuteranno le modalità per incrementare il traffico aereo tra la Tunisia e l'Ue. Le parti stanno valutando le condizioni per la firma di un accordo globale sul trasporto aereo (CATA) a vantaggio

del turismo e della connettività.

In relazione al tema della “green energy” le parti si impegnano a promuovere un partenariato energetico strategico, incentivando la crescita verde e la creazione di posti di lavoro. Tale partnership ambisce a migliorare la sicurezza dell'approvvigionamento energetico, fornendo ai cittadini e alle imprese energia a basse emissioni di carbonio a prezzi competitivi, aggiornando al contempo le infrastrutture della Tunisia, compresa una rete intelligente.

Sul nodo delle relazioni inclusive tra i popoli entrambe le parti intendono continuare a cooperare per rafforzare la società civile, promuovere il dialogo interpersonale e potenziare gli scambi culturali, scientifici e tecnici. Saranno attuate iniziative congiunte, tra cui il partenariato Ue-Tunisia per i giovani del 2016 e altri programmi dell'Ue in materia di ricerca, istruzione, cultura e sviluppo dei giovani.

Gli sforzi per armonizzare le pratiche di rilascio dei visti Schengen per i cittadini tunisini saranno compiuti anche attraverso il meccanismo locale di coordinamento Schengen.

Sul tema della migrazione le parti si impegnano a promuovere lo sviluppo sostenibile nelle aree ad alto potenziale migratorio, sostenendo l'emancipazione e l' occupazione dei tunisini vulnerabili attraverso la formazione professionale, l'occupazione e le iniziative private.

Si darà priorità al contrasto alla migrazione irregolare per prevenire la perdita di vite umane e si cercherà di sviluppare di percorsi di migrazione legale. Sul punto la Tunisia ha ribadito che non intende essere una destinazione per migranti irregolari e si concentrerà sulla protezione dei propri confini e tramite Saied ha affermato che verranno perseguite le organizzazioni criminali di trafficanti di migranti e trafficanti di esseri umani cercando di implementare il controllo e la gestione delle frontiere.

Saranno adottate misure efficaci per identificare e rimpatriare i migranti irregolari in Tunisia nei loro paesi di origine, garantendo nel contempo il rispetto della loro dignità e dei loro diritti.

L'UE fornirà un sostegno finanziario adeguato, compresi i finanziamenti per le acquisizioni necessarie, la formazione e l'assistenza tecnica per migliorare la gestione delle frontiere tunisine. Entrambe le parti sosterranno il rimpatrio e la riammissione dei migranti irregolari dall'Ue alla Tunisia, promuovendo nel contempo opportunità di migrazione legale, compreso il lavoro stagionale, facilitando la mobilità legale tra le due parti attraverso la riduzione dei tempi, dei costi e delle procedure amministrative per l'elaborazione dei visti.

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