Il Paese centroamericano si aggiunge al Cile e alla Colombia, che hanno adottato risoluzioni identiche all'inizio della settimana.
L'Honduras ha richiamato il suo ambasciatore in Israele, Roberto Martínez, per consultazioni "in considerazione della grave situazione umanitaria in cui versa la popolazione civile palestinese nella Striscia di Gaza", ha annunciato il ministro degli Esteri, Enrique Reina, tramite il suo account su X.
Ante la grave situación humanitaria que sufre la población civil palestina en la franja de Gaza, él Gobierno de la Presidenta @XiomaraCastroZ ha decidido llamar inmediatamente a consultas a Tegucigalpa al Señor Roberto Martinez, Embajador de la República de Honduras en Israel.
— Enrique Reina (@EnriqueReinaHN) November 3, 2023
La notizia era stata precedentemente riportata da Reuters, citando una dichiarazione del Ministero degli Esteri sullo stesso social network, che adduceva le "violazioni del diritto umanitario internazionale nella Striscia di Gaza" come motivo del ritiro.
Tuttavia, i media locali hanno riferito che la pubblicazione del Ministero degli Esteri è stata cancellata pochi minuti dopo.
#ÚLTIMAHORA Publicación de la cuenta de @CancilleriaHN Honduras retira embajador en Israel y que fue borrada minutos después. pic.twitter.com/Gk9XkSxhAg
— Noticieros Hoy Mismo (@HoyMismoTSI) November 3, 2023
Con questa decisione, il governo del presidente Xiomara Castro de Zelaya si unisce ai suoi omologhi cileni e colombiani, che martedì hanno annunciato misure diplomatiche simili per le stesse ragioni.
Lo stesso giorno, la Bolivia ha annunciato la rottura delle relazioni diplomatiche con Tel Aviv, ritenendo che a Gaza si stiano commettendo crimini di guerra e contro l'umanità, con l’ex presidente Evo Morales che ha esortato il governo di La Paz ad andare oltre è definire Israele come un paese terrorista visti i crimini commessi contro la popolazione indifesa della Striscia di Gaza.
L’America Latina socialista e progressista ha dato una nuova lezione di civiltà e sovranità ai deboli governi europei asserviti agli interessi di Washington che stanno sostenendo a spada tratta il genocidio della popolazione palestinese.
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