Migliaia di persone hanno preso parte nel pomeriggio del 28 ottobre a Parigi a una manifestazione “a sostegno del popolo palestinese”, vietata dalle autorità. Si sono verificati scontri tra la polizia e i manifestanti.
La manifestazione “a sostegno del popolo palestinese” in Place du Châtelet, nel pieno centro della capitale francese, è stata ostacolata da una numerosa forza di polizia. Ciò nonostante la manifestazione si è tenuta, la situazione è sfuggita di mano intorno alle 17, con la polizia che ha effettuato diverse denunce e arresti.
Tra i manifestanti c’erano rappresentanti eletti, come il deputato ambientalista Aurélien Taché e il deputato della LFI (sinistra radicale) Jérôme Legavre. “L’emergenza è il cessate il fuoco, per smettere di uccidere donne, bambini, uomini”, ha detto sul posto Elsa Touré, vicesindaco di Corbeil-Essonnes, nella regione parigina, aggiungendo che “lo Stato israeliano ha calpestato il diritto internazionale per anni.”
Samia Orosemane, una comica, ha esposto un cartello “dov’è finita la nostra umanità?” “Non è normale che non sia stato chiesto un cessate il fuoco, che ci siano migliaia di civili che muoiono e che nessuno dica nulla” e che “nel paese dei diritti umani” ci venga impedito di manifestare”, ha detto all’AFP .
La giustizia amministrativa aveva convalidato a mezzogiorno il divieto prefettizio della manifestazione, citando in particolare “la gravità del rischio di turbamento dell’ordine pubblico” e “un contesto di accresciute tensioni legate agli eventi nella Striscia di Gaza con un aumento degli atti antisemiti in Francia”.
“Negli Stati Uniti ci sono migliaia di manifestanti che chiedono un cessate il fuoco e così anche in altri paesi, ma in Francia è proibito (…)”, ha detto in forma anonima all’AFP, Raymond, attivista della LFI.
“Gaza, Gaza, Parigi è con te!” hnno scandito i manifestanti. “È l’umanità che viene assassinata, figli di Gaza, figli della Palestina”. E ancora: “Assassino israeliano, complice Macron!”
Il 19 ottobre, il Consiglio di Stato si era opposto al divieto sistematico di manifestazioni per la Palestina chiesto dal ministro degli Interni Gérald Darmanin, e il tribunale amministrativo di Parigi aveva annunciato che avrebbe revocato il divieto della prefettura di manifestare quel giorno. L’Alta Corte amministrativa tuttavia aveva aggiunto che spetta esclusivamente ai prefetti valutare se sussista un rischio locale di turbativa dell’ordine pubblico.
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