Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha avvertito, ieri, che i palestinesi che vivono nella Striscia di Gaza stanno affrontando un genocidio dopo 70 anni di discriminazione, oppressione e apartheid nei loro confronti.
"Il bombardamento indiscriminato di civili da terra, aria e mare se non si può considerare un genocidio, e allora cos'è?", si è chiesto, denunciando come lo sfollamento forzato e la fame di una popolazione non costituiscono un genocidio.
Ramaphosa ha ricordato che questa settimana ricorrono i 30 anni dal genocidio ruandese e, a tal proposito, ha sottolineato che questa volta il Sudafrica non rimarrà in silenzio di fronte a quello in atto a Gaza e, indipendentemente dalla razza, dall'etnia, dalla religione e dal credo politico delle vittime, agirà e prenderà le misure necessarie.
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