Il Programma Alimentare Mondiale (PAM) avverte che le offensive israeliane a nord e a sud di Gaza, insieme alla chiusura dei valichi di frontiera, sono "destinate a determinare una catastrofe umanitaria e ancora più fame".

Il PAM ha aggiunto di non essere in grado di accedere al suo magazzino principale a Rafah a causa delle ostilità in corso, mentre la chiusura dei valichi di frontiera nel sud significa che "quasi nessun cibo o aiuto" sta entrando.

"Le operazioni umanitarie a Gaza sono quasi al collasso", ha scritto l'agenzia.

"Al momento non ci sono distribuzioni di cibo nel sud di Gaza, ad eccezione di alcune scorte limitate che vengono date alle cucine comunitarie per i pasti caldi. Meno di 100 camion sono entrati nel sud di Gaza dal 6 maggio".

Si tratta della quantità più bassa di beni umanitari entrati a Gaza da dicembre, "rendendo il rischio di carestia molto reale", ha concluso l'agenzia.

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A GAZA LA SITUAZIONE UMANITARIA E' FUORI CONTROLLO. LA PULIZIA ETNICA DECISA

C'E' UNA ONG, GAZZELLA ONLUS, CHE NON SI ARRENDE A QUESTE BARBARIE E OGNI GIORNO, EROICAMENTE, PORTA BENI DI PRIMA NECESSITA' ALLA POPOLAZIONE STREMATA