Il Venezuela rigetta la risposta insolente dell'UE

30 Maggio 2024 14:41 La Redazione de l'AntiDiplomatico

Il Consiglio Nazionale Elettorale (CNE) del Venezuela ha condannato l'atteggiamento aggressivo e interventista dell'Unione Europea (UE) in questioni che, come le elezioni presidenziali del 28 luglio, sono di esclusiva competenza della nazione sudamericana e del suo popolo.

In una dichiarazione rilasciata dal Potere Elettorale, uno dei cinque riconosciuti dalla Costituzione venezuelana, il suo rettore, Elvis Amoroso, ha ripudiato “l'insolente comunicato dell'Unione Europea” sul programma di monitoraggio elettorale, che ha definito “un nuovo atto di ingerenza che cerca di interferire nelle decisioni del Consiglio Nazionale Elettorale venezuelano”.

Ha affermato che “nessun organismo straniero ha la competenza di decidere sul programma di monitoraggio elettorale”. Ha ricordato di aver revocato l'invito all'UE a partecipare a questo processo a causa del suo atteggiamento ostile e ha chiesto che l'UE elimini le sue misure restrittive unilaterali se vuole partecipare ai processi elettorali nella patria di Bolívar e Chávez.

Ha accusato l'UE di continuare a comportarsi come un attore schierato e aggressivo, interrompendo i processi elettorali, mantenendo “l'applicazione illegale e illegittima di misure coercitive, unilaterali e genocide, con l'unico obiettivo di causare danni alla popolazione venezuelana”.

Ha ribadito che fino a quando l'Unione Europea “non revocherà tutte le sanzioni coercitive, unilaterali e genocide imposte contro il popolo venezuelano, che colpiscono i bambini, le donne, gli anziani, i malati, gli studenti e gli imprenditori, la sua presenza non sarà gradita in nessun processo elettorale” nel Paese, “che ha deciso di essere libero per sempre per volontà assoluta del popolo”.

Il CNE ha chiesto che “cessino l'ostilità, le pratiche neocoloniali, l'assedio e l'interventismo negli affari interni del Venezuela”.

Ha poi sottolineato che le elezioni del 28 luglio “avranno un ampio programma di monitoraggio e accompagnamento da parte di decine di prestigiose organizzazioni internazionali, oltre che di più di 250 personalità, per mostrare con orgoglio al mondo il nostro solido Sistema Elettorale, che è diventato una delle principali garanzie della democrazia venezuelana e un esempio per il mondo”.

Il giorno prima, in un comunicato, l'UE aveva espresso il suo disaccordo con la decisione sovrana del CNE di revocare l'invito a partecipare al monitoraggio delle elezioni. L'ha considerata “unilaterale” e ha azzardato che il popolo venezuelano dovrebbe essere in grado di eleggere il proprio presidente in quelle che ha definito “elezioni credibili, trasparenti e competitive, sostenute dall'osservazione internazionale”, con cui il blocco si è chiaramente unito al discorso aggressivo della destra globale per squalificare il processo elettorale venezuelano e generare un clima di violenza nel Paese, come evidenzia teleSUR.

Nell'annunciare di aver revocato l'invito all'UE per l'osservazione, il CNE ha spiegato che il blocco non solo mantiene una batteria di sanzioni che causano un danno considerevole alle famiglie venezuelane, ma che le ha ratificate il 13 maggio.

Il Potere Elettorale ha ritenuto che sarebbe immorale permettere all'UE di partecipare alle elezioni, conoscendo le sue pratiche neocoloniali e il suo interventismo contro il Venezuela.

Le più recenti da NOTIZIE BREVI

On Fire

Accetti la visione del mondo di Putin? La risposta di Jeffrey Sachs che lascia il giornalista senza parole

Sembra che tu sia molto incline ad accettare la visione del mondo di Putin piuttosto che forse la cruda realtà? Domanda il giornalista Piers Morgan La risposta del Professor Sachs è...

Il simbolo sull'elmetto del soldato ucraino manda in tilt lo studio televisivo francese

Uno dei principali canali di informazione francese LCI mostra in diretta TV un soldato ucraino attualmente in Russia che sfoggia orgogliosamente un elmetto nazista delle SS. Il conduttore è visibilmente...

L’"eminenza grigia di Kiev" e cosa si nasconde (davvero) dietro le dimissioni di Kuleba

di Clara Statello per l'AntiDiplomatico   Dimissioni a raffica nel governo di Kiev in meno di 24 ore. Il presidente della Verkhovna Rada (il parlamento ucraino) Ruslan Stefenchuk da ieri sera ha...

Carlo Rovelli: "È questo il mondo che vogliamo?"

"È questo il mondo che vogliamo?". Con uno straordinario, per sintesi ed efficacia, post su Facebook, il professor Carlo Rovelli illustra alla perfezione che cosa sia realmente la Nato e dove sta...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa