Borrell: l’UE non ha prove che la Cina fornisca armi alla Russia

01 Giugno 2024 17:43 La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'UE non ha alcuna prova che la Cina stia fornendo armi alla Russia, ha dichiarato il capo della diplomazia dell'UE Josep Borrell al vertice del Dialogo di Shangri-La a Singapore. Le sue parole fanno eco alle affermazioni di Mosca e Pechino secondo cui non ci sono forniture di questo tipo dalla Cina alla Russia, contrariamente a quelle dell'Occidente all'Ucraina.

“La Cina ha promesso di non fornire armi e non abbiamo prove che ciò stia accadendo”, ha affermato il capo della diplomazia europea, secondo quanto riferisce Sputnik.

Borrell ha anche aggiunto di aver incontrato il ministro della Difesa cinese Dong Jun e ha ricordato l'impegno di Pechino a non fornire aiuti militari a Mosca.

Secondo il capo della diplomazia dell'UE, non esiste una linea di demarcazione netta tra armi e non armi perché “alcuni beni hanno un duplice scopo”. Ha inoltre sottolineato il crescente volume di scambi commerciali tra Mosca e Pechino negli ultimi anni, aggiungendo che Bruxelles sta cercando di garantire che tali beni non passino dall'UE alla Russia.

Il 31 maggio, Dong Jun ha ribadito che la Cina continua a rispettare i suoi impegni e non fornisce armi a nessuna delle due parti in conflitto in Ucraina.

“La Cina rispetta i suoi impegni e non fornisce armi a nessuna delle parti in conflitto. Esercita inoltre un rigoroso controllo sulle esportazioni di prodotti a duplice uso, in conformità alle leggi e alle norme vigenti", ha dichiarato Dong, citato dal portavoce militare cinese Wu Qian.

Il capo della Difesa cinese ha fatto queste osservazioni in una conferenza stampa dopo il suo colloquio con il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin. Si è trattato del primo incontro faccia a faccia tra Austin e Dong.

Ad aprile, il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin aveva dichiarato che gli Stati Uniti stavano fornendo aiuti militari all'Ucraina, criticando al contempo la consueta cooperazione tra Russia e Cina. Qualificando questo modo di agire come “ipocrisia” e un “tipico esempio di due pesi e due misure”.

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