La coalizione spagnola di sinistra Sumar e altri partiti spagnoli hanno depositato al Congresso una legge che vieta l'acquisto e la vendita di armi a Israele.
La rivelazione che lo Stato spagnolo ha acquistato armi da Israele per 1.037 milioni di euro dallo scoppio della guerra genocida israeliana contro i palestinesi nella Striscia di Gaza, ha scatenato uno scandalo nel panorama politico del paese iberico.
Da un lato, il governo presieduto da Pedro Sánchez difende la legalità di questa misura, dall’altro i suoi partner si oppongono da mesi.
Ieri, la coalizione di sinistra spagnola Sumar, ERC, Podemos e BNG ha registrato una legge promossa da diversi gruppi per fare pressione sul Partito socialista spagnolo (PSOE) affinché vieti l'acquisto e la vendita di armi a paesi che sono stati denunciati davanti ai tribunali internazionali per aver violato le leggi internazionali.
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L'ANTIDIPLOMATICO ED EDIZIONI Q RACCOLGONO FONDI PER LA POPOLAZIONE DI GAZA
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