L'amministrazione del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha offerto a Israele un “pacchetto di compensazione” se si asterrà dall'attaccare alcuni obiettivi in Iran in risposta al recente attacco massiccio al Paese. Lo ha riferito domenica l'emittente israeliana Kan 11.
Secondo le fonti citate dal media israeliano, durante i colloqui tra i funzionari delle due nazioni sulla rappresaglia di Tel Aviv, gli Stati Uniti hanno offerto un ampio sostegno diplomatico e un'ulteriore assistenza militare, qualora il regime di Tel Aviv eviterà di attaccare identificati bersagli in Iran.
In una fase di campagna elettorale e come brillantemente argomentato da Scott Ritter nell'intervista rilasciata a l'AntiDiplomatico, l'amministrazione Biden non può permettersi una crisi energetica e una degenerazione di un conflitto con Teheran. “Consideriamo gli Stati Uniti un alleato e siamo sempre pronti ad ascoltarli. Allo stesso tempo, faremo tutto ciò che è necessario per proteggere i cittadini israeliani e la sicurezza di Israele”, ha dichiarato un funzionario ebraico al canale, sottolineando che gli alti comandanti delle Forze di Difesa Israeliane (IDF) stanno ancora discutendo e approvando i piani per l'operazione.
Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, sempre secondo quanto riportato i media israeliani, dovrebbe recarsi negli Stati Uniti il 9 ottobre per un colloquio con il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin per chiarire i termini della risposta promessa da Nethanyau.
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