La scorsa notte, nello Yemen, come riferito dall’emittente locale Al Masirah, almeno quattro attacchi aerei compiuti da Israele hanno colpito due centrali elettriche vicino alla capitale yemenita, Sanaa, oltre al porto sul Mar Rosso di Al-Hudaydah e all'impianto petrolifero di Ras Issa.
#Israeli warplanes launch airstrikes targeting the Haziz power station in the north of #Yemen's capital, Sanaa as well as Dhahban power station in the sout the capital. pic.twitter.com/6Jx1HD7S0Q
— Observer (@nasermoh29) December 19, 2024
Secondo Al-Masirah, gli attacchi israeliani agli impianti petroliferi di Ras Issa hanno causato diverse vittime tra il personale che lavora nella raffineria. Alcune fonti stimano che siano almeno nove i morti a causa del raid israeliano.
???????????????????????????? - Large-scale airstrikes have hit Yemen, targeting the Houthi-controlled capital Sana'a and the port city of Al-Hodeidah.
— ????????The Informant (@theinformant_x) December 19, 2024
These attacks follow the interception of a Houthi long-range ballistic missile aimed at Israel.
Reports confirm power outages in Sana'a,… pic.twitter.com/RKltvavvIA
Il portale Axios ha rivelato che Tel Aviv aveva informato gli Stati Uniti prima di attaccare lo Yemen.
Prima dell’attacco, l'esercito israeliano aveva dichiarato che erano state attivate le sirene di allarme i territori occupati a causa di un attacco missilistico lanciato dallo Yemen, confermando, allo stesso tempo, di aver intercettato il missile.
In seguito ai raid israeliani, le forze armate yemenite hanno ribadito: “le nostre operazioni non cesseranno finché l'aggressione a Gaza non sarà finita e l'assedio non sarà revocato. L'aggressione israeliana non ci impedirà di rispondere a questi brutali attacchi continuando a sostenere e colpire tutti gli obiettivi ostili con armi appropriate.”
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