La Casa Bianca accusa l'Ue per "inadeguata risposta" in Ucraina

Su Project Syndicate, Harold James e Marzenna James affrontano il tema dela recente pubblicazione su YouTube di una conversazione telefonica intercettata tra il Vice Segretario di Stato Usa Victoria Nuland e l'ambasciatore americano in Ucraina, Geoffrey Pyatt - in cui la Nuland accusa l'Unione europea per un'inadeguata risposta alle proteste in Ucraina - definendolo un classico kompromat (materiale compromettente) in stile sovietico. Il beneficiario previsto era chiaramente il vacillante presidente ucraino, Viktor Yanukovich. Ma chi è stato compromesso?
L'episodio si presta alla visione cospirativa che l'ordine politico internazionale è una elaborata facciata della brutale potenza americana e di interessi corporativi. Le Nazioni Unite sono solo un meccanismo per far avanzare gli interessi americani, a scapito dei paesi come l'Ucraina, con il Segretario Generale Ban Ki-moon e il Coordinatore Speciale Onu per il Processo di pace in Medio Oriente Robert Serry poco più che figuranti.
La rivelazione mina gravemente l'immagine dell'America, confermando per molti leader europei quello che si sono a lungo sussurrati l'un l'altro: gli Stati Uniti non solo disprezzano la lenta e inefficace diplomazia europea, ma sperano che l'intero progetto europeo fallisca. Allo stesso tempo, serve alla Russia per ricordare agli ucraini che un'altra grande potenza disprezza Europa.
L'obiettivo primario della kompromat, tuttavia, è un ucraino: il riformatore moderato e liberale economico Arseniy Yatsenyuk, al quale è stato offerto il posto di Primo Ministro. Supponendo che il sostegno diplomatico degli Stati Uniti mini la credibilità di un personaggio pubblico in Ucraina (e, ovviamente, in Russia), la rivelazione che Yatsenyuk - "il ragazzo che ha esperienza economica", secondo Nuland - è il candidato preferito d'America potrebbe essere sufficiente per aizzare gli ucraini contro di lui.
Il messaggio è chiaro: gli Stati Uniti vogliono economisti liberali e non politici carismatici come l'ex pugile Vitali Klitschko o nazionalisti appassionati come Oleh Tiahnybok, in posizioni di leadership all'estero. Dopo tutto, un tecnocrate ed ex banchiere centrale come Yatsenyuk capisce come il sistema finanziario globale viene utilizzato per favorire gli interessi nazionali.
La rappresentazione del liberalismo economico e dell' internazionalismo come congegni che servono esclusivamente gli interessi stranieri era tipico della retorica sovietica. Allo stesso modo, la Russia ha presentato l'Ucraina come beneficiaria di contratti di gas a lungo termine (senza riconoscere i loro prezzi troppo elevati), mettendo in guardia che l'apertura dell'economia dell'Ucraina alla concorrenza con gli esportatori dell'UE potrebbe annientare il settore produttivo.
La buona notizia è che la maggior parte degli ucraini è più interessata all'esperienza post-comunista della Polonia, caratterizzata da maggiori progressi rispetto all'Ucraina. Quando l'Unione Sovietica collassò, la ricchezza e gli altri indicatori di benessere in Polonia e Ucraina erano più o meno equivalenti. Nel 1990, il PIL pro capite ammontava a 1694 $ in Polonia e 1570 $ in Ucraina , e la speranza di vita alla nascita era pari a 71 e 70 anni.
Dal 2011, tuttavia, le fortune dei paesi si sono differenziate, con il PIL pro capite della Polonia che ha raggiunto i 13.382 $ e quello dell'Ucraina i 3.576 $. Allo stesso modo, mentre l'aspettativa di vita della Polonia alla nascita è aumentata di cinque anni, 76, quella dell'Ucraina è aumentata solo fino a 71.
Oggi, gli ucraini vogliono raggiungere simili livelli di prosperità e sicurezza emulando il modello economico della Polonia, che ha approfittato di un sistema internazionale aperto per stimolare il progresso. Ma la Polonia ha prosperato non solo perché ha abbracciato una radicale riforma economica; il suo successo nel rifuggire dal sospetto e dalla diffidenza che i leader sovietici usavano per perpetuare il loro potere è stato fondamentale per il successo del Paese.
Nel 1980, per esempio, la leadership sovietica metteva in guardia da qualsiasi riforma che avrebbe consentito alla Germania di controllare la Polonia e rispondeva alla crescita dell'opposizione polacca bollandola come strumento di potere occidentale, che serviva gli interessi americani o tedeschi a discapito dei polacchi.
Al tempo stesso, il governo comunista sottolineava quanto fosse incoerente l'opposizione a causa delle tensioni insite in un matrimonio tra liberali, i lavoratori di sinistra, cattolici conservatori e nazionalisti.
Il recente appello del ministro degli esteri polacco Radosław Sikorski per una leadership più assertiva da parte della Germania dimostra quant'è differente oggi la visione del mondo della Polonia. E' esattamente il tipo di cambiamento che il rilascio della telefonata intercettata mira ad ostacolare in Ucraina.
Le recenti rivelazioni di Wikileaks e di Edward Snowden hanno contribuito a infondere nuova linfa alle storie della guerra fredda, con cavi trapelate, appunti, e-mail e telefonate alimentando teorie del complotto in paesi come l'Ucraina e la Russia - teorie che sono state energicamente promosse nei media russi. In questo senso, Internet ha facilitato l'emergere di una nuova età della paranoia attentamente orchestrata e che minaccia di ostacolare il necessario progresso politico ed economico.

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