Reggiseni e slip lunedì fuori dal Parlamento greco


I venditori dei mercati orto-fruttiferi all'aperto (laiki) hanno appeso reggiseni e slip lunedì fuori dal Parlamento greco per protestare contro una serie di "riforme" che il Ministero dello sviluppo sta per adottare e che, a loro dire, "distruggerebbero economicamente" 50 mila famiglie.
La protesta simbolica, riportata dal blog KTG, si basa dal detto greco “mas piran ta sovraka” - “ci avete tolto anche le mutande” per "ci avete privato di ogni cosa". Uomini e donne, venditori e produttori dei vari mercati orto-fruttiferi, si sono radunati a piazza Kaniggos e hanno marciato verso il Parlamento dove hanno messo in scena questa protesta singolare.


I commercianti hanno poi annunciato lo sciopero a tempo indefinito contro il progetto di riforma del ministero dello sviluppo, che prevede tra l'altro che siano le municipalità a decidere il numero dei venditori e produttori nei mercati del fine settimana; che la località dei banchi dei venditori cambierà ogni anno e verrà deciso per sorteggio; prevede, inoltre, multe da mille a cinque mila euro e arresto fino a un anno per eventuali violazioni; e, infine, la separazione dei banchi dei produttori da quelli dei venditori.
Secondo i protestanti "le riforme agevolano i grandi interessi" e minacciano di continuare il oro sciopero fino a quando il ministero non dovesse ritornare sulla sua decisione. I venditori dei mercati rionali, conclude KTG, si riuniscono settimanalmente in diversi quartieri e rioni offrendo frutta e verdura a prezzi molto più convenienti di quelli della grande produzione. E questo deve dare fastidio a qualcuno...

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