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Il gruppo yemenita Ansar Allah dello Yemen sposta l'attenzione su uno dei principali membri della coalizione che dal 2015 attacca il paese più povero del mondo arabo per rimettere al potere un burattino nelle mani dei sauditi. Parliamo degli Emirati Arabi Uniti.
Questa guerra in occidente continua ad essere considerata come un scontro a distanza tra Iran e Arabia Saudita, ignorando il massacro e la distruzione portato da questa coalizione guidata dalla casa reale degli al Saud. Una versione dettata anche dal fatto che l'occidente, Usa in testa, forniscono armi all'Arabia saudita per decine di miliardi di dollari, mentre nello Yemen imperversa anche un blocco navale, la carestia ed epidemie come quelle di colera.
Oggi, un portavoce delle forze armate del gruppo, il generale di brigata Yahya Saree, ha scritto su Twitter: "Expo... per sicurezza... ripetiamo il consiglio?"
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La minaccia del gruppo Ansar Allah di prendere di mira l'Expo è stata lanciata già nei giorni scorsi. La scorsa settimana, il portavoce delle forze del gruppo aveva scritto un avvertimento simile a quello di oggi, consigliando agli avventori dell'Expo un cambio di "destinazione".
Gli "Houthi" hanno ripetuto la loro minaccia agli Emirati, il giorno dopo il loro annuncio, "Hat ha colpito obiettivi qualitativi e importanti nell'Emirato di Abu Dhabi con una serie di missili [balistici Zulfiqar] e obiettivi sensibili nell'Emirato di Dubai con un numero di aeromobili [Samad 3]."
Il Ministero della Difesa degli Emirati Arabi Uniti aveva annunciato l'intercettazione e la distruzione di un missile balistico lanciato da Ansar Allah, confermando che non ci sono state perdite, oltre al fatto che l'Aeronautica Militare e la dirigenza della coalizione araba erano stati in grado di distruggere il sito e la piattaforma di lancio nello Yemen.
Lunedì scorso, Ansar Allah ha annunciato che avrebbe preso di mira la base aerea di Al Dhafra e altri obiettivi ad Abu Dhabi con un gran numero di missili balistici "Zulfiqar" e i siti di bombardamento con un gran numero di Droni "Samad 3". Questo annuncio è arrivato una settimana dopo che il gruppo ha minacciato di colpire i siti della raffineria di petrolio di Mussafah e gli aeroporti di Abu Dhabi e Dubai con missili balistici e droni.
L'escalation del gruppo contro gli Emirati Arabi Uniti è arrivata dopo l'annuncio della creazione delle Brigate dei Giganti che operano all'interno delle forze yemenite congiunte sostenute da Abu Dhabi, per recuperare i distretti di Usaylan, Bayhan e Ain nel governatorato di Shabwa, a sud-est dello Yemen.
La guerriglia yemenita ha dimostrato l'efficacia dei suoi droni che hanno già inferto in passato duri colpi anche all'interno del territorio saudita, come la compagnia petrolifera ARAMCO. Questa circostanza non dovrebbe far dormire sogni tranquilli gli Emirati, colpire l'Expo o anche solo permettendo l'avvicinamento di un solo drone, potrebbe essere un danno di immagine e di riflesso economico davvero devastante.
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