L’agente israeliano del Mossad morto domenica scorsa in una barca che si è ribaltata sul Lago Maggiore era lì come parte di "un'operazione contro l'attività iraniana", ha rivelato alcuni giorni fa il quotidiano Haaretz , citando il media israeliano Channel 12.
"La barca piena di agenti dell'intelligence israeliana e italiana era in realtà una cena per celebrare il successo della missione", si legge su Haaretz.
L'agente morto "stava lavorando nell'area come parte di un'operazione mirata alle capacità di armi non convenzionali iraniane".
Gli annegamenti sono avvenuti il ??28 maggio. Secondo quanto riferito, la barca si è capovolta a causa del maltempo, con le autorità che stanno indagando se ci fossero troppe persone a bordo.
Israele inizialmente ha solo riconosciuto che l'uomo era un membro delle forze di sicurezza in pensione e ha mantenuto segreta la sua identità. Il suo ruolo nel Mossad è stato presto chiarito.
Il 1° giugno, un ex capo della spia israeliana ha rivelato in un'intervista che l'uomo "non era lì per le vacanze", ma era invece al lavoro.
Un rapporto investigativo italiano ha anche rivelato che dall'altra parte del lago dove è avvenuto l'incidente c'era una "pesante" presenza russa, aggiungendo che gli agenti italiani e israeliani a bordo potrebbero aver monitorato gli accordi di equipaggiamento per droni tra aziende iraniane e italiane, potenzialmente per la guerra in Ucraina.
Nell’articolo si precisa anche che Erez Shimoni, il nome con cui l'agente è stato identificato nei resoconti dei media, è un "nome di copertura dato al defunto".
Molte ombre circondano la dinamica dell'incidente. Secondo i media israeliani, alla cerimonia funebre hanno partecipato il capo del Mossad David Barnea e un certo numero di funzionari dello spionaggio travestiti. Il filmato del funerale pubblicato dai media è stato sfocato e il nome del defunto è stato sostituito con una lettera in codice durante tutto il servizio.
L’articolo di Haaretz giunge in un momento si sono accumulati sospetti riguardo le narrazioni che Israele attribuisce alla morte dei suoi soldati e funzionari dell'intelligence.
Solo un giorno fa, tre soldati israeliani sono stati uccisi in un'operazione condotta da un ufficiale egiziano al confine tra Egitto e Israele. Sugli omicidi, per ore, è stato ordinato il silenzio assoluto da parte delle autorità, prima che alla fine emergessero i dettagli.
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