Un'intervista senza precedenti – pubblicata sul social network X - con il Colonnello Lawrence Wilkerson rivela dettagli inediti sulle azioni dell'amministrazione Bush nei confronti della Cina, mettendo in luce una tensione interna di proporzioni significative.
L'ex capo di stato maggiore di Colin Powell durante la presidenza di Bush, Col. Lawrence Wilkerson, ha fornito una testimonianza storica straordinaria sull'approccio dell'amministrazione Bush verso la Cina, rivelando dettagli finora sconosciuti.
This is an absolutely exceptional historical testimony on the Bush administration's conduct towards China which, I think, is disclosed for the very first time.
— Arnaud Bertrand (@RnaudBertrand) December 4, 2023
The man interviewed is is Col. Lawrence Wilkerson, former chief of staff to Colin Powell when he was Chairman of the… pic.twitter.com/e6VynbecMK
Wilkerson ha svelato uno scontro interno di rilevanza durante l'amministrazione Bush, con i "falchi" come Donald Rumsfeld e Dick Cheney, che desideravano provocare la Cina in una guerra riguardante Taiwan, contrapposti a coloro che cercavano di mantenere la pace, come Colin Powell e Richard Haas, con il supporto diretto di Bush.
Una delle situazioni descritte da Wilkerson riguarda la minaccia di Chen Shui-bian di indire un referendum sull'indipendenza a Taiwan. Wilkerson, insieme a Powell e Haas, cercò di convincere il ministro degli esteri cinese Wang Yi a non prestare attenzione alle provocazioni di Chen Shui-bian, assicurando che avrebbero impedito che ciò accadesse. Nel frattempo, Rumsfeld e Cheney mandavano un inviato a Taipei quasi settimanalmente per incoraggiare Chen Shui-bian a procedere, sfidando deliberatamente una "linea rossa" invalicabile per la Cina. La situazione si risolse solo quando Bush fu informato e decise di condannare pubblicamente Chen Shui-bian.
Wilkerson ha sottolineato che è stato necessario combattere strenuamente contro il Vicepresidente e il Segretario della Difesa per evitare lo sviluppo di una nuova guerra fredda con la Cina, un obiettivo che entrambi cercavano di perseguire. Powell dedicò i suoi quattro anni principalmente a evitare una guerra con la Cina, contrastando le azioni del Vicepresidente e del Segretario della Difesa.
La conclusione di Wilkerson è quindi categorica: "Quell'amministrazione era pazzesca. Stavano cercando di agire in Medio Oriente e contemporaneamente provocare la Cina. È follia, non trovo una parola migliore, è follia. L'arroganza del potere ha generato una quantità incredibile di follia".
L'intervista rivela uno sconcertante quadro delle dinamiche interne durante l'amministrazione Bush e delinea la complessità delle relazioni tra gli Stati Uniti e la Cina. Le rivelazioni del Colonnello Lawrence Wilkerson gettano luce su una fase cruciale della storia contemporanea, evidenziando tensioni e decisioni che avrebbero potuto avere conseguenze globali.
La vicenda dietro la minaccia di un referendum sull'indipendenza a Taiwan mette in risalto il ruolo ambivalente degli attori chiave, con alcuni diplomatici che lavoravano attivamente per prevenire una crisi, mentre altri spingevano per una provocazione consapevole. La figura di Chen Shui-bian emerge come una pedina in un gioco geopolitico complesso, dove gli interessi strategici degli Stati Uniti venivano messi anteposti alla stabilità nella regione asiatica. Ieri come oggi, aggiungiamo amaramente.
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