Pubblichiamo la traduzione integrale di un editoriale di Internationalist 360° che racchiude alla perfezione lo stato d'animo che dovrebbe avere chiunque viva in occidente e che si lascia governare da leadership corrotte responsabili diretti della mattanza criminale in corso a Gaza. Gli autori dell'editoriale citano una frase di Gramsci che racchiude alla perfezione i tempi in cui viviamo: "Il vecchio mondo sta morendo e il nuovo mondo lotta per nascere: ora è il tempo dei mostri".
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Editoriale di Internationalist 360°
Di fronte a questa barbarie epocale, le persone con una coscienza si chiedono: "Cosa possiamo fare?".
Vi invito a leggere gli articoli riportati nei link sottostanti che delineano con precisione i passi da compiere per fermare il genocidio del popolo palestinese.
Ad oggi, nessun Paese ha preso le misure corrette per porre fine alle atrocità. Stanno usando false misure come atti simbolici di protesta, mentre si astengono dall'unico procedimento che può effettivamente porre fine all'aggressione immediata.
Non ho mai assistito a questa estremizzazione della violenza con l'intento di sterminare un intero popolo in mezzo alla complice incompetenza, all'inazione e al silenzio anche delle cosiddette nazioni progressiste del mondo.
Alcuni hanno condannato Israele, ma non hanno preso alcuna misura concreta per punire lo Stato sionista e indebolire la sua capacità di continuare. Invocare le convenzioni contro il genocidio e l'apartheid delegittimerà lo Stato sionista e aprirà la strada a soluzioni autentiche che partono dalla giustizia, dal diritto al ritorno e dai risarcimenti.
Se i Paesi membri delle Nazioni Unite avessero avuto la reale intenzione di fermare il genocidio, avrebbero intrapreso un'azione immediata per portare il caso alla Corte internazionale di giustizia per ottenere un ordine di cessazione e desistenza, e avrebbero invocato la Convenzione sul genocidio.
I passi urgenti e necessari per farlo sono descritti da avvocati internazionali qui:
La seguente bozza di lettera delinea con precisione la richiesta e non lascia alcun margine di dubbio su ciò che chiediamo. Finora ha raggiunto tutti gli obiettivi e incoraggio i lettori a utilizzare il modulo per inviare le proprie lettere. Potete utilizzare gli indirizzi elencati o fare riferimento all'elenco allegato per inviarlo ad altri. Condividetelo ampiamente sui social media.
Vi invito a non utilizzare i servizi di petizione, anche se ospitati da un'organizzazione in cui credete, perché questi NON raggiungono gli obiettivi. Li ho testati personalmente tutti. La vostra firma finisce in un buco nero mentre voi credete falsamente di aver agito. Sono tanto inutili quanto ingannevoli.
Il metodo di appello sopra descritto raggiungerà gli obiettivi e ogni mittente che richiederà la consegna e le ricevute di lettura le otterrà.
Vi incoraggio anche a inviare lettere ai vostri rappresentanti eletti, chiedendo loro di agire concretamente. È passato abbastanza tempo per dimostrare che non si muoveranno senza la richiesta del popolo.
Possiamo e dobbiamo fermare il genocidio.
Una volta realizzato, dobbiamo consegnare alla giustizia tutte le nazioni che hanno sostenuto il genocidio. Non ci sarebbe colpo più grande di questo per l'imperialismo.
Le parole di Antonio Gramsci descrivono il momento attuale:
"Il vecchio mondo sta morendo e il nuovo mondo lotta per nascere: ora è il tempo dei mostri".
Come donna di fede e di saggezza, affermo con assoluta certezza che c'è un esercito di angeli che sta sorgendo per sconfiggere questi mostri e che, con ogni atto di coraggio e di compassione, nasce nel collettivo una forza che assicurerà l'arrivo del nuovo mondo in tutta la sua potenza e bellezza. Un mondo giusto per tutti.
Someday, we will all have to explain. Each of us, if we do not act, will carry with us the indelible stain of #genocide for the rest of our lives. Israel with the complicity of the US, the UK & many in Europe are exterminating the people of #Gaza. No one can claim ignorance.
— Craig Mokhiber (@CraigMokhiber) December 2, 2023
Ho guardato, sentito e letto con terrore, dolore e desolazione. Inoltre, ho assistito - impotente - agli "eventi" increduli "eseguiti" (letteralmente) in questo mondo, il cosiddetto "nostro mondo". Durante questi tempi mostruosi - inorridito e mortificato - mi sono astenuto dallo scrivere mentre esaminavo atti, azioni e reazioni, ma soprattutto a causa del rifiuto del mio io più profondo di esprimere o reagire in una fase precedente... alla ricerca, e alla richiesta, della Realtà e della Verità. Poi è arrivata una pausa e... ho deciso di scrivere in inglese, in quella lingua attuale, globale, più adatta a raggiungere i luoghi in cui dovrebbe e dovrebbe arrivare.
Palestinian girl asks about her family while she’s trapped under the rubble, Gaza. pic.twitter.com/7574BUNPW3
— TIMES OF GAZA (@Timesofgaza) October 19, 2023
Scrivo nella stessa lingua, in nome della quale questi orrori umani sono stati pensati, progettati, realizzati, curati meticolosamente, "firmati" e perpetrati, e dapprima condonati, poi condannati e infine consolati... la stessa lingua in cui questo brandello di scrittura innescherà (letteralmente) un episodio nella saga della serie infinita della barbarie umana.
Digging for her life | Gaza;
— TIMES OF GAZA (@Timesofgaza) November 7, 2023
despite being buried under the rubble, Palestinian girl helps her rescuers pull her out. pic.twitter.com/kwIVWShxhs
Dove gli esseri umani diventano numeri, dove i bambini massacrati diventano statistiche, dove, in una selvaggia e barbara "prima" nella Storia dell'Umanità, i bambini della Palestina sono orfani dei loro genitori, per mano insanguinata delle "potenze" coloniali fasciste, ciecamente appoggiate dai loro aiutanti e servilmente sostenute dai loro lacchè.
It is with a broken heart I share this video. But the world must know.. Governments must know what they are supporting, diplomatically and materially. This is happening every minute of every day in #Gaza. It is the mass murder of children. It is the industrial scale murder of a… pic.twitter.com/NCiZZI7imM
— Husam Zomlot (@hzomlot) December 5, 2023
Queste parole non sono destinate ai leader dei vari Stati del mondo, né a quelli arabi, né ai "padroni" dell'Occidente (per maggiori informazioni su chi si intende per Occidente, si prega di consultare l'elenco degli Stati che, in seno alle Nazioni Unite, hanno votato ultimamente contro il cessate il fuoco o l'interruzione dei massacri in corso in Palestina).
Questi scritti sono destinati alle persone, a quegli esseri umani autentici che, finalmente di fronte alla Verità, esprimono la loro rabbia per ciò che è stato inflitto ad altri esseri umani, in nome degli esseri umani, e lo rifiutano, lo condannano, protestano contro questo "Silenzio degli Agnelli"; quel male che risiede nel profondo delle "anime" dei loro governanti.
Palestinian journalist plays with a little baby boy who survived an lsraeli airstrike, Gaza. pic.twitter.com/SaQpZd70yH
— TIMES OF GAZA (@Timesofgaza) October 12, 2023
Un enorme e caloroso "Grazie" è doveroso e qui debitamente indirizzato a tutti quei veri "Umani liberi e consapevoli" che, giorno dopo giorno, stanno vigilando negli spazi aperti del mondo, e anche in alcuni di quelli chiusi, esprimendo la loro solidarietà, mostrando la loro simpatia, gridando il loro sdegno e la loro indignazione, e riconoscendo la sofferenza dei loro fratelli. Un grazie continuo, di cuore e d'anima, per questo "Risveglio"!
E per rimanere in linea con il gergo "ufficiale" delle varie lingue, va chiarito che i Crimini di ogni genere (CoaS) sono stati e vengono commessi ogni secondo, minuto, ora, giorno, mese, anno, decennio e ora secolo in questa terra, nella Palestina storica, contro il popolo palestinese storico.
I crimini del CoaS includono crimini di guerra, genocidio, pulizia etnica (un termine molto infelice da usare in questo caso, poiché non c'è nulla di pulito), crimini contro l'umanità e crimini contro i diritti umani, per citare le terminologie salienti e più comunemente usate. Rispetto a Hirozaki (o Nagashima?), all'olocausto, a Dresda, a Dien Bien Phu, a My Lai, a Soweto o all'Algeria, per citarne solo alcuni, famosi per la loro ripetizione, i crimini in corso in Palestina fanno apparire questi ultimi e molti altri come giochi di guerra per bambini.
Dal secondo dopoguerra, tante organizzazioni diverse e variegate: ONU, Norimberga, OMS, UNICEF e tutta la serie delle Nazioni Unite, Diritto Internazionale, Commissione per le Risorse Umane, NATO, UE, CPI, da un elenco che non finisce mai, tutte hanno perso credibilità e quindi la loro ragion d'essere, il senso stesso della loro esistenza. Nel frattempo, le varie e diverse norme di legge, convenzioni, trattati e simili, redatti, convocati e firmati sotto i nomi di Ginevra, Roma, Vienna, L'Aia, ONU e altri, non fanno che confermare l'intenzione originaria di applicare due pesi e due misure ai più deboli, ai "miserabili della terra".
Jabalia Camp, northern Gaza Strip. pic.twitter.com/jbGDypAcDe
— TIMES OF GAZA (@Timesofgaza) October 31, 2023
Le varie ONG (sia quelle non governative che quelle che ora sono diventate neo-governative) ora diventate BONGO (ONG orientate al business), le agenzie, le istituzioni, i centri di studio e i think tank... insieme a tutti i principali programmi molto pubblicizzati e ben finanziati del tipo Women-Empowerment, Child Care, Capacity-Building, Youth Whatever... Libertà di associazione, Dialogo, Diplomazia della crisi e Risoluzione dei problemi... si sono rivelati strumenti per accecare il comune seguace di ciò che la cupidigia sta pianificando per lui e per il mondo, la battaglia sempre più grande tra chi ha e chi non ha.
I fatti: i barbari, nel vostro nome, stanno bombardando indiscriminatamente (a tappeto) e distruggendo fino all'oblio ospedali e scuole, moschee e chiese, case e negozi, fabbriche e fattorie. Ancora una volta, in tuo nome, stanno massacrando selvaggiamente medici e infermieri, insegnanti e studenti, intere famiglie, lavoratori, ecclesiastici, fedeli e... flora e fauna, tutto ciò che c'è... che ancora si muove, che ancora vive in Palestina. Sì... NEL TUO NOME.
Per ogni singola bomba, per ogni singolo popolo massacrato e per ogni sito distrutto, sarete colpevoli se non alzerete la voce, se non smetterete di pagare le tasse che finanziano questi crimini, se non protesterete e non condannerete i vostri leader e non li renderete responsabili, e se non costringerete i vostri decisori a pentirsi, ad agire e a fermare questa carneficina e a risarcire i danni inflitti.
Ognuno di questi bombardamenti è un crimine di guerra, e l'esecutore e il perpetratore, il seguace e il testimone silenzioso sono criminali di guerra, insieme a tutti coloro che li sostengono in qualsiasi modo (armi, finanziamenti, sostegno politico, bugie, trucchi mediatici, ecc...) e anche voi potreste essere uno di loro se non esprimete ad alta voce la vostra opposizione e non sfidate i vostri leader a prendere posizione con chi e cosa è giusto.
Nel tuo nome, ogni ospedale, scuola, moschea, chiesa, casa e ritrovo viene bombardato. Nel tuo nome, ogni persona viene massacrata, mutilata o resa orfana. Ognuno di loro, ormai decine di migliaia, ogni giorno della loro vita, che si aggiunge a quelli che sono diventati secoli di vita, viene accorciato in tuo nome.
C'è un urgente bisogno di una "Fine di una lezione", come si pentì Anthony Nutting (ora Nothing) circa 70 anni fa.
Questo panorama drammatico ricorda i miei primi anni di università a Londra, negli anni Sessanta, quando, per protestare contro la guerra del Vietnam, le folle negli Stati Uniti e in tutto il mondo riempivano strade e luoghi con i loro canti iconici: "Ehi, ehi LBJ, quanti bambini hai ucciso oggi?" (LBJ era l'allora presidente degli Stati Uniti Lyndon Baines Johnson) e comunque... ci è voluto un intero decennio per fermare - sconfitti - quella, ennesima, guerra criminale.
In questo periodo di stasi, tutti noi, a migliaia, ci ribelliamo. Tutti noi, a milioni, manteniamo la pressione e cerchiamo di fermare l'impunità e la mera possibilità di una ripresa dei crimini. Portiamo i fatti di questi atti di genocidio nelle più alte corti di giustizia, nazionali e internazionali, dove i criminali ormai noti possono essere resi responsabili e, se ci viene negato l'accesso, istituiamo Il più alto tribunale penale del popolo del mondo e processiamoli per tutti questi crimini contro l'umanità.
*Fonte: https://libya360.wordpress.com/2023/12/06/how-many-children-did-you-kill-today-by-your-silence-and-inaction/
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