Alessandro Di Battista - Il degrado della maggiore democrazia al mondo (e della stampa Italiana)

di Alessandro Di Battista*

Le homepage dei principali “giornaloni” d'establishment sono zeppe di articoli sul dibattito tv Biden-Trump. Sia chiaro, mostrare il totale rincoglionimento del presunto capo della presunta democrazia più grande al mondo è doveroso (è ridicolo che oggi lo facciano coloro che hanno provato a nascondere per mesi la quasi incapacità di intendere e di volere del loro padrone, ma questa è un'altra storia). Oltretutto tale dibattito mostra ormai con chiarezza il degrado politico degli Stati Uniti d'America.

Tuttavia la mole infinita di articoli e approfondimenti (pensate se la strage di bambini palestinesi ottenesse lo stesso spazio del dibattito presidenziale USA) dimostra la totale sudditanza del sistema mediatico italiano (salvo rare e preziose eccezioni) rispetto a Washington. Una roba patetica. Molti giornali e pseudo-giornalisti mostrano ormai con chiarezza la loro servitù.

Ripeto, il rincoglionimento di Biden, un presidente uscente di un altro paese, ottiene più spazio della sanità italiana al collasso, delle morti sul lavoro, dell'aumento insopportabile della povertà in Italia, dell'impossibilità per una coppia di comprar casa e metter su famiglia e ovviamente della mattanza di bambini palestinesi ad opera di quei terroristi israeliani che qli stessi giornali d'establishment difendono censurando le immagini di Gaza.

A proposito di censura. I giornali che si sono scandalizzati perché Mosca ha deciso di censurare la stampa occidentale (tra l’altro dopo aver subito mesi fa la stessa identica censura) sono gli stessi che accuratamente censurano il bagno di sangue quotidiano a Gaza (ieri non so quanti medici hanno assassinato gli israeliani). Stramaledetta ipocrisia! Scrisse Omero: “Per me odioso, come le porte dell'Ade, è l'uomo che occulta una cosa nel suo seno e ne dice un'altra”.

*Post Facebook del 29 giugno

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