Alessandro Orsini - Tajani e il genocidio a Gaza


di Alessandro Orsini*

Tajani e il genocidio a Gaza. "Neonati trovati morti e in decomposizione in una terapia intensiva di un ospedale evacuato a Gaza. Ecco cosa sappiamo". Così titolava la CNN, l'8 dicembre 2023 con tanto di foto di un neonato palestinese decomposto.

Dopo quell'articolo, abbiamo scoperto molte cose sul governo Netanyahu sostenuto da Antonio Tajani. Sappiamo che il governo d'Israele ha causato la morte dei neonati palestinesi privando gli ospedali della corrente elettrica con il conseguente distacco delle incubatrici e vari altri orrori. Sappiamo che i bambini palestinesi bombardati dal governo d'Israele sostenuto da Tajani vengono amputati senza anestesia perché lo Stato d'Israele ha ridotto i palestinesi a una categoria inferiore a quella dell'uomo.

Il 2 dicembre 2023, il medico britannico-palestinese Abu-Sittah ha testimoniato di aver dovuto amputare i bambini palestinesi senza anestesia: “A Gaza è una guerra contro i bambini. Ho operato senza anestesia: non dormo la notte”. Nonostante ciò, il governo d'Israele sostenuto da Tajani continua a impedire l’ingresso di aiuti umanitari commisurati ai bisogni della popolazione. In questo mio libro troverete la documentazione relativa al terrorismo di Stato d'Israele. Tajani è alleato di un governo terrorista, radicato nell'odio e nel razzismo, come dimostra il fatto che il ministro israeliano per la sicurezza nazionale, Ben Gvir, è un ammiratore del terrorista Baruch Goldstein, l'autore della strage contro la moschea di Hebron del 25 febbraio 1994. Ben Gvir ha sfoggiato la gigantografia di Goldstein nel salone della sua abitazione per anni. Il 28 ottobre 2023, quando Israele aveva già ucciso migliaia di palestinesi, Tajani si è rifiutato di votare in favore di una tregua umanitaria all’Onu per interrompere i bombardamenti d’Israele a Gaza. In quell’occasione, Tajani ha dichiarato, per bocca dell’ambasciatore italiano all’Onu: “Sempre solidali con Israele; la sicurezza d’Israele non è negoziabile”.

Nei mesi di dicembre 2023 e gennaio 2024, quando il sangue dei bambini palestinesi arrivava fino alle ginocchia, Tajani ha dato a Netanyahu bombe, granate, siluri, mine, missili, cartucce ed altre munizioni, proiettili e loro parti, per un valore di 730.869,5 euro a dicembre 2023, quasi raddoppiati a 1.352.675 euro a gennaio 2024. L’11 gennaio 2024, quando la Corte internazionale di giustizia dell’Aia ha avviato il processo contro Israele per genocidio, Tajani si è schierato al fianco di Netanyahu contro il Sudafrica. Il 19 maggio 2024, quando il procuratore capo della Corte penale internazionale, Karim Khan, ha richiesto un mandato d’arresto contro Netanyahu, Tajani ha definito la richiesta di Khan “del tutto inaccettabile” e si è schierato in difesa di Netanyahu. Tajani si è sempre opposto a qualunque misura punitiva contro Israele. Tajani non ha mai introdotto sanzioni per punire Netanyahu per la distruzione delle moschee, degli ospedali, delle case e delle scuole dei palestinesi.

Un bravo maestro dice sempre la verità e denuncia i crimini contro l'umanità, senza avere paura di nessun ministro o servizio segreto di qualche Stato terrorista. Viva la società libera.



*Post su X del 16 novembre 2024

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