Recenti rivelazioni hanno dato vita a un dibattito acceso in Colombia in merito all'acquisto di un software spia durante l'amministrazione dell'ex presidente Iván Duque. Secondo le accuse, presentate dall'attuale presidente Gustavo Petro, l'intelligence della polizia colombiana avrebbe acquisito illegalmente il programma di sorveglianza Pegasus da Israele. Questo software, sviluppato dalla società NSO Group, è noto per la sua capacità di intercettare comunicazioni su dispositivi mobili e ha suscitato scandali in diversi paesi, tra cui il Messico.
Il contesto della vicenda
Secondo Petro, l'acquisto del software, del valore di 11 milioni di dollari, sarebbe avvenuto nel 2021, nel pieno delle proteste sociali in Colombia e prima delle elezioni presidenziali del 2022. Il pagamento sarebbe stato suddiviso in due tranche da 5,5 milioni di dollari ciascuna, trasferite in contanti e senza il rispetto delle norme finanziarie necessarie. Un rapporto stilato da un ente bancario israeliano nel 2021 ha segnalato attività sospette riguardanti proprio un deposito di 5,5 milioni di dollari, confermando il coinvolgimento della polizia colombiana nella transazione.
La questione ha sollevato numerose domande: chi ha gestito i fondi? Chi ha effettuato le intercettazioni? E soprattutto, chi è stato sorvegliato? Secondo le dichiarazioni di Petro, durante la sua campagna presidenziale del 2022 lui stesso e il suo team sarebbero stati oggetto di intercettazioni telefoniche con l'intento di danneggiare la sua corsa alla presidenza. Tuttavia, gli ex funzionari del governo Duque hanno negato che l'acquisto del software sia mai avvenuto.
Le implicazioni internazionali
La decisione di Petro di rivelare queste informazioni arriva in un contesto diplomatico complesso. La Colombia ha interrotto le relazioni con Israele nel 2023 a causa delle critiche del presidente Petro contro le azioni militari israeliane a Gaza, che ha definito un “genocidio” contro il popolo palestinese. Questa rottura ha permesso a Petro di divulgare i dettagli dell'acquisto del software, che fino a quel momento erano stati mantenuti segreti per via di accordi diplomatici tra i due paesi.
Secondo Petro, il software Pegasus è stato utilizzato in Colombia per spiare politici e attivisti, specialmente durante le proteste del 2021. Le intercettazioni avrebbero mirato a controllare l'opposizione e manipolare il clima politico, sollevando preoccupazioni sull'uso illecito delle risorse statali per influenzare le elezioni e reprimere le voci critiche.
Pegasus e i diritti umani
Pegasus è già stato oggetto di pesanti critiche in passato. In Colombia, la rivelazione sull'acquisto di Pegasus solleva interrogativi sul livello di trasparenza e responsabilità del governo precedente guidato dal neoliberista Ivan Duque. L'assenza di documentazione ufficiale e la natura occulta della transazione indicano possibili violazioni delle norme legali e costituzionali del paese. Petro ha chiesto un'indagine approfondita da parte della procura per chiarire chi abbia autorizzato l'acquisto e con quali fondi.
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