Eccola qui la ripresa greca

21 Novembre 2022 10:00 Antonio Di Siena

Grecia, questa mattina.

Alle 8.00 in punto la polizia ha fatto irruzione in una casa della periferia est di Atene, nel sobborgo di Zografou, per eseguire un pignoramento immobiliare. Gli agenti hanno sfondato la porta con una motosega per liberare l’appartamento e consentire così che venga messo all’asta.

All’interno fino a poche ore fa ci viveva Ioanna Kolovou, giornalista in pensione, insieme a suo figlio autistico. Sopravvivevano con una pensione di 700 euro al mese e avevano accumulato un debito bancario di 15.000 euro. Un debito maturato su una carta di credito per il quale la banca ha preteso un pagamento unico anziché i tre distinti e più piccoli inizialmente concordati. Sono stati trascinati fuori a forza dalla loro casa e buttati in mezza alla strada come rifiuti della società per quindicimila euro. QUINDICI.

L’ennesima storia surreale che dimostra come, dopo la “cura” della Troika, nella Grecia moderna non esista più nessuna pietà. Nessuna protezione. Men che meno per le persone più fragili e vulnerabili. Esiste solo il cinismo.

La fredda, glaciale applicazione di quel rigorismo normativo scellerato tanto caro a Bruxelles che difende unicamente il diritto di ricchi e potenti. Di chi i soldi e una casa già li ha. E consente a banche e fondi d’investimento di speculare impunemente sulla pelle della povera gente. Di portare via loro la casa, il frutto dei sacrifici di una vita, anche per debiti infinitamente più piccoli rispetto al valore di una casa.
Un saccheggio legalizzato sempre più violento e insensibile che ha raggiunto proporzioni insostenibili, mentre sui media di regime continuano a raccontare la storiella di un paese in forte ripresa economica.

Eccola qua la ripresa.

Un deserto di miseria umana popolato di disperati errabondi inseguiti dagli sciacalli. E migliaia di carcasse sopra le quali volano gli avvoltoi.

Le più recenti da Il DiSsenziente

On Fire

Alessandro Orsini - Una risposta, molto rispettosa, a Liliana Segre

  di Alessandro Orsini*  Risposta, molto rispettosa, a Liliana Segre. Il dibattito sul genocidio a Gaza, reale o presunto che sia, non può prescindere dalle scienze sociali. Nel suo...

La doppia Waterloo della Francia

   di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico In più di una circostanza ho scritto che oltre agli USA a vivere una situazione estremamente complessa in materia di conti con l'estero (debito/credito...

L'Europa ha perso la guerra in Ucraina (ma potrebbe finire anche peggio)

  di Clara Statello per l'AntiDiplomatico L’Unione Europea è stata sconfitta nella guerra in Ucraina. Lo ha detto domenica sera il premier ungherese Victor Orban parlando al canale...

Prof. Sachs: "La decisione di rovesciare la Siria è partita da Obama su ordine di Israele"

  Quelli che seguono sono i 13 minuti più importanti che ascolterete per comprendere che cosa sia successo in Siria. Chi siano i responsabili, il movente, il mandante e quando tutto ha avuto...

Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa