Gaza, giù le mani dalla protesta. Studenti: "Ricordiamo bene le manganellate 'democratiche' del governo Draghi"


di Agata Iacono


Si è svolta domenica a Roma, nei pressi del Viminale, una mobilitazione indetta dalla Rete degli Studenti per protestare contro la repressione violenta delle manifestazioni Pro Palestina di Pisa, Firenze e Catania.

Agli studenti, per la prima volta, dopo anni di cariche e moti ondulatori, idranti e manganellate anche proprio dirette contro studenti minorenni, assistiamo al levarsi di scudi dei partiti di opposizione parlamentare e del sindacato CGIL.

Ho voluto sentire la lora opinione, la loro valutazione, dopo questa "svolta" solidale. Preferiscono rimanere anonimi e noi rispettiamo questa scelta.
Ho chiesto loro: Alla mobilitazione degli studenti contro la repressione violenta delle forze dell'ordine a Pisa, Firenze e Catania, sotto il Viminale, per la prima volta hanno aderito il PD, il Movimento 5 Stelle e la CGIL. I TG hanno sottolineato la presenza e le dichiarazioni di Conte e Zingaretti, in particolare, presenti in piazza, che hanno ringraziato il presidente Mattarella per il suo intervento ufficiale. Ma non è la prima volta che gli studenti, anche minorenni, vengono picchiati dalla polizia. Ricordo che a Milano e Torino studenti medi furono feriti perché protestavano contro l'alternanza scuola lavoro, dopo l'ennesima morte di un coetaneo. Anche a Roma, e proprio in occasione di mobilitazioni contro il genocidio in Palestina, gli studenti sono stati oggetto di repressione. Cos'è cambiato? È strumentale l'appoggio di partiti di governo e sindacati che non hanno mai denunciato prima di oggi la repressione? Vi sentite strumentalizzati? Usati? Come valutate questo "cambio" di narrazione?"
R: "Gli episodi repressivi di questi giorni sono gravissimi e mostrano il vero volto del governo Meloni. È naturale che a pochi mesi dalle europee le abbiano condannate anche quelle forze di centrosinistra normalmente “morbide” in quanto a opposizione, l’ondata di indignazione è troppo grande nel paese. Quelle stesse forze però hanno serissime responsabilità sull’attacco alla libertà di manifestare che vediamo da anni nel nostro paese, ricordiamo troppo bene le manganellate democratiche del governo Draghi di quando scendevamo in piazza contro l’Alternanza Scuola Lavoro. Di passerelle non abbiamo bisogno. Pensiamo invece che serva un fronte democratico ampio che sollevi la questione del diritto di manifestare nel nostro paese ed è per questo che oggi ci siamo mossi nuovamente nelle nostre scuole, contro la repressione, per la Palestina libera."

In linea con questa risposta il comunicato di OSA e Cambiare Rotta della giornata di domenica che vi riproponiamo per intero
"IMPORTANTE MOBILITAZIONE DEGLI STUDENTI CONTRO LA REPRESSIONE: RAGGIUNTO IL VIMINALE IN CORTEO A ROMA!

Oggi a Roma è stata data una risposta importante, perché è fondamentale continuare a mobilitarsi contro la repressione. Dal Teatro dell'Opera un corteo ha raggiunto il Viminale, la sede del Ministero degli Interni da cui sono partite le manganellate di questi giorni, nonché i peggiori decreti repressivi degli ultimi anni, a firma del centrodestra e anche del centrosinistra.
Le manganellate a Pisa, Firenze, Catania confermano che il governo Meloni ha paura perché noi giovani stiamo con la Palestina e la sua resistenza, contro le armi all'Ucraina e i militari italiani con la NATO nel Mar Rosso, e non siamo disponibili a fare un passo indietro.
La libertà di manifestare è sotto attacco nel quadrante occidentale ed è necessario costruire un fronte democratico ampio che sappia sollevare questa questione nel paese. In tal senso noi già da domani saremo nelle nostre scuole e università per dire STOP REPRESSIONE e PALESTINA LIBERA.
È solo l'inizio."

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