In un atto che svela l'ipocrisia dei cosiddetti "buoni" e "democratici" leader europei, l'Unione Europea ha scelto di ostacolare gli sforzi di pace del primo ministro ungherese Viktor Orban, che detiene attualmente la presidenza di turno del Consiglio dell’Unione Europea. Questa vicenda rivela una preoccupante inclinazione bellicista, dettata da Washington, che ha ridotto l'Europa a una colonia senza sovranità.
In soli nove giorni dal suo insediamento, Orban ha iniziato una "Missione di pace 3.0", visitando Kiev, Mosca e Pechino per cercare soluzioni diplomatiche al conflitto in Ucraina. Tuttavia, questa iniziativa ha suscitato malumori tra molti Stati membri dell'UE, che hanno accusato il premier ungherese di slealtà e di agire contro le conclusioni del Consiglio Europeo. Nonostante Orban abbia chiarito in una lettera al presidente del Consiglio europeo Charles Michel di non aver avanzato proposte o opinioni a nome dell'UE durante i suoi colloqui, i suoi sforzi di pace sono stati demonizzati e ostacolati.
La reazione dell'UE, guidata da figure come il portavoce della Commissione Europea Eric Mamer e il leader di Forza Italia Antonio Tajani, è stata quella di denunciare Orban per aver agito senza mandato. Questa presa di posizione ignora volutamente il fatto che Orban stava cercando di raccogliere informazioni di prima mano sulle posizioni dei vari attori coinvolti nel conflitto, in un momento in cui la leadership politica degli USA è limitata a causa della campagna elettorale.
La critica a Orban si è intensificata al punto che alcune nazioni, tra cui Germania e i paesi baltici, stanno valutando la possibilità di togliere all'Ungheria la presidenza di turno dell'UE. Renew Europe (gruppo liberale) ha addirittura chiesto al Consiglio europeo di esplorare mezzi legali per interrompere la presidenza ungherese, consegnandola alla Polonia. Questa proposta, sebbene ancora solo un'ipotesi, dimostra l'intenzione di marginalizzare ulteriormente l'Ungheria e i suoi sforzi di pace.
L'atteggiamento dell'UE verso Orban è emblematico di una più ampia ipocrisia. L'Europa, che si autoproclama baluardo di democrazia e libertà, è pronta a sopprimere qualsiasi iniziativa che non si allinei con la linea guerrafondaia imposta da Washington. In un contesto in cui quotidianamente si grida al pericolo fascista e alla necessità di combattere le ‘dittature’, l'UE stessa rifiuta la pace, ignorando la volontà dei popoli europei.
Questo comportamento rivela il vero volto dei cosiddetti "buoni" leader europei, che preferiscono perpetuare il conflitto piuttosto che perseguire la pace. È ironico che, in una Unione Europea che si vanta di combattere per la democrazia e i diritti umani, si sopprimano gli sforzi di un membro per cercare soluzioni pacifiche, dimostrando una totale mancanza di sovranità e un'inquietante inclinazione verso il bellicismo.
In conclusione, l'UE dovrebbe sostenere, e non ostacolare, gli sforzi di pace del primo ministro ungherese Viktor Orban. Continuare su questa strada non farà altro che rivelare ulteriormente l'ipocrisia di un'Unione che, sotto il pretesto della democrazia e della libertà, preferisce seguire ciecamente le direttive imposte da Washington, anche a costo della pace e della stabilità globale.
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