Hamas-Israele è di nuovo tregua?

Di Paola Di Lullo

Nella tarda serata di ieri, Hamas ha raggiunto nuove intese con Israele per allentare la situazione nella Striscia di Gaza, secondo quanto dichiarato dal movimento islamico.

La notizia era nell'aria da quando, domenica mattina, il quotidiano ebraico Maariv aveva annunciato che fonti della sicurezza israeliana avrebbero valutato positivamente l'idea di fornire assistenza a Gaza per combattere il Covid-19 e di consentire l'ingresso di beni e merci, nonché soldi di paesi donatori, a patto che fosse cessato il lancio dei palloncini incendiari.
E così, nella tarda serata di ieri, è arrivato l'annuncio del leader di Hamas, Yahya Sinwar. L'intesa è stata raggiunta "dopo un giro di discussioni e contatti, anche con l'inviato del Qatar Mohammed al-Emadi".

Emadi ha fatto la spola tra Israele e la Striscia di Gaza per diversi giorni nel tentativo di prevenire uno scontro militare a tutto campo.
L'annuncio è arrivato dopo due settimane di tensioni tra Israele e Hamas, durante le quali centinaia di palloni carichi di esplosivi e incendiari sono stati lanciati verso Israele che ha risposto bombardando ripetutamente, e per più notti di seguito, tutta la Striscia.

"Sono state raggiunte delle intese per contenere l'escalation e fermare l'aggressione sionista al nostro popolo", ha detto Hamas nella sua dichiarazione.

Secondo Hamas, le nuove intese includono "una serie di progetti utili ai palestinesi della Striscia, nonché aiuti necessari per far fronte allo scoppio del coronavirus".
Inoltre, secondo i termini delle intese, Hamas e Israele hanno concordato di ripristinare la calma che prevaleva prima dell'ultimo round di violenza.
Hamas ha ringraziato il Qatar per i suoi sforzi e il sostegno ai palestinesi.

L'annuncio di Hamas è arrivato poco dopo che il leader di Hamas Ismail Haniyeh ha ricevuto una telefonata dal ministro degli Esteri del Qatar Mohammed Abdel Rahman al-Thani. I due hanno discusso la situazione nella Striscia di Gaza e gli sforzi di Emadi per ottenere un nuovo accordo di cessate il fuoco.
Hamas non ha fornito ulteriori dettagli sulle nuove intese.

Israele non ha confermato esplicitamente l'esistenza di un accordo, ma in un tacito riconoscimento ha detto che avrebbe riaperto completamente la zona di pesca al largo della costa della Striscia e i valichi di confine dell'enclave a partire da martedì.

"Questa decisione sarà testata sul campo: se Hamas, che è responsabile di tutte le azioni intraprese nella Striscia di Gaza, non adempirà ai suoi obblighi, Israele agirà di conseguenza", ha detto in una dichiarazione il collegamento militare di Israele con i palestinesi.

Rapporti in numerosi media arabi affermano che le intese progettate dal Qatar includono un impegno a realizzare diversi progetti infrastrutturali nell'enclave costiera governata da Hamas, aumentando la sovvenzione in contanti del Qatar, trenta milioni di dollari, a migliaia di famiglie palestinesi e riaprendo tutti i valichi con Israele.

Inoltre, dicono i rapporti, il nuovo accordo richiede di aumentare la fornitura di carburante alla centrale elettrica nella Striscia di Gaza per risolvere la crisi elettrica. Altri rapporti citano fonti vicine ad Hamas che affermano che le intese richiedono anche a Israele di facilitare l'ingresso di forniture mediche e medicinali nella Striscia di Gaza all'indomani dell'aumento del numero di casi di coronavirus.

Lunedì sera, il COGAT (Coordinator of Government Activities in the Territories, un dipartimento del ministero della Difesa), il collegamento militare di Israele con i palestinesi - noto formalmente come l'Ufficio del Coordinatore delle attività governative nei Territori - ha effettivamente confermato l'accordo di cessate il fuoco, affermando che avrebbe riaperto il valico di frontiera, anche per rifornire di carburante la Striscia, così come la zona di pesca di Gaza, al limite massimo di 15 miglia nautiche.

"A seguito degli sforzi per calmare la situazione, e alla luce delle consultazioni sulla sicurezza guidate dal ministro della Difesa Benny Gantz, è stata presa la decisione di riprendere l'attività di routine del valico di Kerem Shalom, compreso l'ingresso di carburante e di beni commerciali, a partire da domani [martedì]", si legge nella dichiarazione del COGAT.
Israele aveva interrotto il flusso di carburante il 13 agosto come rappresaglia per i palestinesi che lanciavano palloni incendiari e razzi contro il sud di Israele.

Il 16 agosto, Israele aveva interrotto anche il trasferimento di tutte le merci, ad eccezione del cibo e degli aiuti umanitari, nell'enclave ed impedito ai palestinesi di pescare al largo della costa.

Lunedì scorso, il ministro della Difesa Benny Gantz ha incontrato il capo di stato maggiore dell'IDF, tenente generale Aviv Kochavi, il coordinatore delle attività governative nei territori (COGAT), generale Kamil Abu Rokon, e l'avvocato generale militare dell'IDF, il generale di brigata Sharon Afek.

Prima dell'incontro, Gantz ha dichiarato al Jerusalem Post che Israele sarebbe "felice" di aiutare Gaza dal punto di vista medico per l'aumento dei casi di Coronavirus nella Striscia.
"Spero che torneranno in se e terranno in conto la sicurezza necessaria per combattere il Covid, ma è tutto nelle loro mani", ha spiegato. "Spero che [il leader di Hamas] Yayha Sinwar capirà che sta danneggiando Gaza".

Gantz ha sottolineato che Israele non permetterà il continuo lancio di palloni incendiari ed esplosivi da Gaza, dicendo che Israele ha "cambiato la strategia di non accettare alcuna violazione della sicurezza. Un pallone è inaccettabile quanto i razzi".

Come si può notare, nonostante l'accordo, entrambe le parti restano ferme sulle loro posizioni. Da una parte si parla di Resistenza, dall'altra di sicurezza. Quella sicurezza che Israele persegue strenuamente da decenni, incurante delle violazioni che il suo raggiungimento comporta, incurante di aver colonizzato una terra ed un popolo su cui ha imposto un regime d'apartheid. Incurante che proprio quella spasmodica ricerca di sicurezza genera le reazioni dei legittimi proprietari di quella terra sempre più martoriata e di quella popolazione che mal si presta a restare sotto occupazione militare.


FONTI : https://www.timesofisrael.com/hamas-says-ceasefire-with-israel-reached-after-weeks-of-gaza-balloon-attacks/

https://www.jpost.com/breaking-news/hamas-agreement-to-end-escalation-in-gaza-reached-with-israel-640632

https://www.maannews.net/news/2016931.html

Le più recenti da La mia Gaza

On Fire

Alessandro Orsini - Una risposta, molto rispettosa, a Liliana Segre

  di Alessandro Orsini*  Risposta, molto rispettosa, a Liliana Segre. Il dibattito sul genocidio a Gaza, reale o presunto che sia, non può prescindere dalle scienze sociali. Nel suo...

La doppia Waterloo della Francia

   di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico In più di una circostanza ho scritto che oltre agli USA a vivere una situazione estremamente complessa in materia di conti con l'estero (debito/credito...

Alessandro Orsini - Se il Corriere della sera esulta per il "crollo del rublo"

di Alessandro Orsini* Il Corriere della Sera oggi si entusiasma per la caduta del rublo. Lasciatemi spiegare la situazione chiaramente. Se andasse in bancarotta, la Russia distruggerebbe...

Cosa significa l’assassinio di Kirillov per il conflitto in Ucraina

di Clara Statello per l'AntiDiplomatico   Esattamente una settimana fa, il premier ungherese Viktor Orban, di ritorno da un incontro con Donald Trump a Mar-a-Lago, annunciava che queste sarebbero...

Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa