I caccia Rafale francesi battono gli F-35 negli Emirati Arabi Uniti

23 Dicembre 2021 17:05 La Redazione de l'AntiDiplomatico

Difesa e Intelligence è anche su Telegram. Clicca qui per entrare nel canale e restare sempre aggiornato

Nella velata competizione tra gli alleati NATO, Stati Uniti e Francia, Parigi ha apparentemente segnato un punto contro gli Stati Uniti con gli Emirati Arabi Uniti: vista la difficoltà per Abu Dhabi di acquisire i caccia F-35 prodotti dagli Stati Uniti per la contrarietà di Israele che non vuole vedere minacciata la sua superiorità militare, gli Emirati hanno concluso un accordo con la Francia per l’acquisti di Rafale F4, rinunciando definitivamente ai caccia stealth statunitensi.

Questo sviluppo, segnala The EurAsian Times, è stato uno shock poiché solo pochi giorni fa gli Emirati Arabi Uniti avevano affermato che gli 80 Rafale acquistati dalla Francia non erano un'alternativa agli F-35 bloccati in cantiere, suggerendo una potenziale svolta da aspettarsi nel colloqui futuri.

Le relazioni tra Francia e Stati Uniti hanno subito un duro colpo quando la prima è stata esclusa dall'accordo trilaterale AUKUS (Australia-Regno Unito-USA), volto a contrastare militarmente la Cina armando la Marina australiana con sottomarini a propulsione nucleare.

Il patto non solo ha lasciato la Francia, che è anche un importante attore della politica indo-pacifica, fuori da questo accordo, ma è stato anche un affronto. L'Australia ha deciso di annullare i piani per l'acquisto di sottomarini Barracuda francesi e ha optato per quelli realizzati dagli Stati Uniti e dal Regno Unito. Questa mossa è stata intesa come un tradimento dai francesi.

La Francia all'epoca aveva cercato di rafforzare le sue relazioni con l'Australia, il più importante stakeholder nel Pacifico meridionale e, in virtù della sua posizione geostrategica, un attore chiave nella politica indo-pacifica secondo i politici francesi.

L'improvviso abbandono da parte dell'Australia dei sottomarini diesel francesi e un nuovo accordo nato senza alcuna conoscenza preliminare o coinvolgimento della Francia è stato un'umiliazione per Parigi.

Da allora i leader dei due stati hanno cercato di normalizzare i rapporti. La Francia, tuttavia, è alla ricerca di partner nella regione del Golfo Arabo, tradizionale bastione americano. È stato durante il tour nella regione del presidente francese Emmanuel Macron che è stato firmato l'accordo per 80 caccia Rafale F4 tra Parigi e Abu Dhabi. Questa è stata definita una grande vittoria per i caccia Rafale francesi.

Nella sua ricerca di diversificare le partnership militari e strategiche, la Francia ha recentemente corteggiato anche l'India, membro del blocco QUAD guidato dagli Stati Uniti. Quindi, mentre le relazioni sembrano stabilizzarsi, si ritiene che la Francia abbia deciso di seguire il proprio corso dopo essere stata snobbata da un accordo anti-cinese.

Quindi la decisione degli Emirati Arabi Uniti di fare affidamento sui Rafale francesi invece di perseguire gli F-35 viene vista come una vittoria diplomatica a Parigi e una risposta assertiva a uno dei suoi più antichi alleati, gli Stati Uniti.

Si potrebbe anche ipotizzare che la Francia abbia riempito il vuoto creato dall'indecisione degli Stati Uniti sulla vendita dell'F-35. O forse, Washington e Parigi avrebbero potuto raggiungere una sorta di intesa non ufficiale sulla cessione dello spazio a un altro, come ha fatto la Francia nel teatro indo-pacifico e gli USA nella regione del Golfo Arabo.

In ogni caso, a cantare vittoria è Israele: con i colloqui sull'F-35 ufficialmente accantonati dagli Emirati Arabi Uniti, Tel Aviv può tornare a vantare l'impareggiabile superiorità aerea nella regione mediorientale.

Inoltre gli Stati Uniti temono che la Cina possa carpire le tecnologie utilizzate sugli F-35. “Le evidenti relazioni degli Emirati Arabi Uniti con Cina e Russia metteranno a rischio il nostro vantaggio di intelligence militare se un tale accordo verrà approvato. Non esiste alcuna garanzia o disposizione che impedisca agli Emirati Arabi Uniti di condividere questa conoscenza proprietaria”, ha affermato il New York Center for Foreign Policy Affairs (NYCFPA).

"Con l'F-35A fuori portata e lo stato di altri aerei da guerra statunitensi esportabili incerto, un caccia multiruolo europeo collaudato in combattimento è la scelta migliore: il Rafale”, ha commentato ai microfoni di The EurAsian Times l’esperto di questioni riguardanti la Difesa, Miguel Miranda.

Difesa e Intelligence è anche su Telegram. Clicca qui per entrare nel canale e restare sempre aggiornato

Le più recenti da Difesa e Intelligence

On Fire

Alessandro Orsini - Una risposta, molto rispettosa, a Liliana Segre

  di Alessandro Orsini*  Risposta, molto rispettosa, a Liliana Segre. Il dibattito sul genocidio a Gaza, reale o presunto che sia, non può prescindere dalle scienze sociali. Nel suo...

La doppia Waterloo della Francia

   di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico In più di una circostanza ho scritto che oltre agli USA a vivere una situazione estremamente complessa in materia di conti con l'estero (debito/credito...

Cosa significa l’assassinio di Kirillov per il conflitto in Ucraina

di Clara Statello per l'AntiDiplomatico   Esattamente una settimana fa, il premier ungherese Viktor Orban, di ritorno da un incontro con Donald Trump a Mar-a-Lago, annunciava che queste sarebbero...

Alessandro Orsini - Se il Corriere della sera esulta per il "crollo del rublo"

di Alessandro Orsini* Il Corriere della Sera oggi si entusiasma per la caduta del rublo. Lasciatemi spiegare la situazione chiaramente. Se andasse in bancarotta, la Russia distruggerebbe...

Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa