I SENEGALESI AMMAESTRATI DI GARRONE


di Michelangelo Severgnini


È apparsa la notizia che l'associazione Cinemovel Foundation si stia apprestando ad organizzare in Senegal delle proiezioni del film "Io, capitano" di Garrone appoggiandosi sulla fitta rete di associazioni e progetti europei che infestano il Paese. Il progetto si chiama "Vengo anch'io - Io capitano in Senegal con Matteo Garrone", titolo suggestivo, in pratica un assist a trafficanti, mafie e scafisti. Il progetto è supportato da un crowdfunding su Produzioni Dal Basso. Insomma, gente che in Italia si batte contro le mafie di qua e in Africa facilita il compito alle mafie di là. Il tour arriva comunque tardi, dopo che i Senegalesi si sono già espressi sulla pellicola, perlomeno quelli che lavorano sul tema della migrazione. Il loro pensiero sta in un documentario girato in Senegal lo scorso novembre, dove i Senegalesi che parlano non sono ammaestrati dai soldi del caché e dal copione messo davanti. Sono Senegalesi che hanno espresso il loro punto di vista in piena libertà ed indipendenza, con la ragion veduta di chi combatte ogni giorno contro l'immigrazione irregolare. Il documentario di cui sono autore si chiama "Io no, capitano!" ed è in rete a questo link.

Veramente strani questi spazi di confronto e democrazia che Garrone dice di voler aprire, proprio nei giorni in cui il presidente Macky Sall (foto in alto) annulla le elezioni in Senegal previste per fine febbraio per la paura che il Paese voti per un partito ormai dato vincitore che trarrebbe il Senegal fuori dall'influenza francese e dal Franco Cfa. Veramente interessanti questi spazi di confronti e democrazia. Cosa pensa di insegnare dunque ai giovani ragazzini senegalesi: quant'è bello, quant'è figo abbandonare il proprio Paese all'inerzia dei colonizzati e andare a fare lo schiavo delle mafie in Libia o in Italia? È questo l'insegnamento, anziché restare nel proprio Paese e lottare contro il Colonialismo mai come oggi vicino alla sua fine in quella parte di Africa? Complimenti. Garrone arriva male dunque e arriva anche tardi. "Io no, capitano!" è già proiettato in Senegal a partire dallo scorso 25 dicembre. Qui di seguito il video di un evento legato alla proiezione del documentario.

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