Il colpo dell'Orešnik e Zelenskij

26 Novembre 2024 07:00 Marinella Mondaini


Dicono che il fürer del regime neo nazista di Kiev, tale Zelenskij, si sia spaventato a morte dopo il colpo dell'Orešnik, ha capito che può venir raggiunto anche mentre beve il caffè o dorme sottoterra nel suo bunker, dove gli ufficiali dei Servizi segreti britannici del MI6 lo proteggono giorno e notte. Alla Bankovaja sono tutti angosciati, ha riferito una loro fonte di Kiev a un esperto militare russo. Il missile balistico ipersonico di medio raggio Orešnik, impiegato dall'esercito russo a Dnepropetrovk (che il regime ucraino chiama Dnepr) ha distrutto i tre piani sotterranei del complesso militare-industriale ucraino Iužmaš, riducendolo semplicemente in polvere. Lì i nazisti fabbricavano armi e componenti per i missili e droni per bombardare il Donbass e la Russia. Immediatamente dopo, le autorità ucraine hanno blindato la zona, vietando ogni ripresa, non ci sono foto del lavoro di demilitarizzazione fatto dai russi.

L'Orešnik non è pane per i denti della Nato, dove sono in fibrillazione, non sanno cosa potrà ancora sfornare Putin per rispondere alla loro dissennata escalation. Progettato in assoluta segretezza nessuno si aspettava tale arma, la cui azione è pari a quella di arma atomica, pur non essendola.

Anche il Pentagono è in fibrillazione, i loro ufficiali e i rappresentanti del complesso militare industriale statunitense sono stati portati sul posto per reperire e studiare i resti della dell'arma russa. Dovrebbero prepararsi, l'Oreškin non è l'unica arma che i russi hanno in serbo per gli USA e la loro figlia NATO. L'Operazione Speciale va avanti. Stanotte l’Esercito russo ha colpito un obiettivo militare nei sobborghi di ?uguev, nella regione di Charkov, dove gli istruttori della NATO stavano addestrando le forze armate ucraine, ha detto al portale russo RIA Novosti Sergej Lebedev, coordinatore della resistenza filo-russa di Nikolaev. “Verso le 21,30 si è sentita un'altra esplosione in direzione dell'unità militare A-1310 <...> Dopo l'esplosione, molte ambulanze si sono dirette verso l'area protetta. È noto che l'addestramento al tiro con armi occidentali era effettuato da istruttori dei paesi della NATO, ma se questi sono stati colpiti ancora non lo sappiamo ” – ha detto. Poco prima era avvenuta un'altra esplosione nel villaggio di Ko?etok, anch'esso vicino a ?uguev, ha aggiunto Lebedev. Lì c’era un campeggio, una struttura per bambini "Orljonok", che poi hanno occupato i soldati ucraini e mercenari stranieri. Poi se tali strutture, strappate ai civili dai nazisti ucraini per addestrarsi a sparare, vengono polverizzate dai missili russi, i pennivendoli italiani scriveranno come al solito: "com'è cattivo Putin che distrugge gli obiettivi civili" ...

*Post Facebook del 25 novembre

Le più recenti da Dalla Russia

On Fire

"Veste supermarche e va a Dubai a fare shopping". Maria Zhakharova risponde così al Corriere della Sera

Dal canale Telegram di Maria Zhakharova* Il nostro commento di ieri durante la conferenza stampa (https://mid.ru/ru/foreign_policy/news/1997514/#9) sull'impensabile discorso del Presidente italiano Sergio...

La risposta dell'India alle richiesta dell'UE di sanzioni alla Russia

L'Unione Europea ha invitato l'India a entrare nel suo esclusivo club delle sanzioni contro la Russia. I pennivendoli non l'hanno scritto, ma il capo della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha...

I messaggi (non compresi) che Mosca ha mandato all'Italia

di Clara Statello per l'AntiDiplomatico I nostri politici, giornalisti ed intellettuali, coinvolti nella difesa del presidente della Repubblica, dovrebbero leggere tra le righe delle ripetute dichiarazioni...

L'ex complice ha raccontato quanto guadagna Zelenskij sul sangue degli ucraini

  Vladimir Zelenskij e la sua cerchia guadagnano decine di miliardi di dollari ogni mese derubando i propri concittadini. Lo ha rivelato, intervenendo al canale “Nadežda”, Artëm...

Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa