Meloni/Schlein è la dicotomia perfetta per il ritorno del grande teatrino bipolarista.
Da una parte la madre cattolica e conservatrice. Dall’altra la bisessuale progressista e gender fluid.
Dibattito politico monopolizzato da questioni di infima importanza ma che alzeranno polveroni infiniti e rumorosissimi, coi media prontissimi a riempirci prime pagine e talk show. La schwa, il crocifisso nelle scuole, la recita di Natale col presepe, la detassazione dei tampax, i gabinetti unisex, il pandoro o il panettone agiteranno schiere di fanatici con la schiuma alla bocca. Polarizzando così tanto l’opinione pubblica al punto da distoglierla completamente dai temi centrali per il paese. Tanto quelli li decide Bruxelles. E poi tutti compatti a votare l’invio di armi all’Ucraina.
La politica americanizzata è ormai questa roba qui. E se non lo capite nemmeno così, non lo capirete mai. Manco con un trapianto di testa.
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