L'anno dei "due pesi due misure"


di Sandrino Luigi Marra*


Come solito esistono due pesi e due misure a livello internazionale, e il 2024 più che mai ha dimostrato quanto ciò sia evidente, oltretutto su più livelli ed in parte con tecniche di propaganda e giustificativi di scelte ed azioni che sono alquanto discutibili. Ma è un discutibile pericoloso, anche perché si è passati da un gioco del Risiko sul campo, ad operazioni politiche “interne” che non si sono mai viste in passato neanche in quelle che vengono definite monocrazie. E tali azioni sono oltremodo offensive dell’intelligenza delle persone, e per persone e per intelligenza delle persone non si intende il soggetto istruito, con carriera avviata, con responsabilità sociali, economiche e politiche, ma del popolo, del popolo tutto, nel suo insieme di comunità e di nazione. Così un social quale è Tik Tok diviene un elemento per annullare le elezioni (vedi Romania) e si tratta da vincitore chi le elezioni le ha perse e da sconfitto chi le ha vinte perché il vincitore non rispecchia, i desiderata di “altri”( vedi Georgia). Si ribaltano i risultati delle elezioni (vedi Francia) perché il voto popolare a qualcuno non è piaciuto, non era ciò che si “aspettava” e si “desiderava”.

Trump lo si accusava di golpe quando avvenne “l’assalto” a Capitol Hill, egli aveva aizzato le folle, se lo fa la Zourabichvili non è golpe anzi la si accoglie a Strasburgo quale paladina di democrazia, una nuova Giovanna d’Arco. La ex presidente Zourabichvili ha descritto la Georgia come un Paese in cui il popolo georgiano è da una parte e l’apparato repressivo di un partito dall’altra. Lungi dall’essere una società divisa in due, viene anche da dire che se esiste un apparato repressivo, in considerazione che ella è stata Presidente chi ha governato potrebbe aver creato tale apparato repressivo. Si accoglie sistematicamente a più riprese Zelensky all’europarlamento e si dimentica che egli continua a rinviare le elezioni sine die, ma è però paladino della democrazia. E’ terrorista chi colpisce volutamente obiettivi civili in guerra ma solo se è nostro nemico (vedi Russia), non lo è se è nostro amico e quindi può colpire tutti i civili che gli fa garbo (vedi Israele, 42.000 civili a Gaza), ed anzi in questo ultimo caso discutiamo anche se si tratta di genocidio o di difesa, più offensivo dell’intelligenza delle persone di ciò!

Ieri Isis ed Al Quaeda erano le organizzazioni demoniache per eccellenza, ora sono divenute le schiere celesti della nuova democrazia. Musk era un paladino del bene quando sosteneva i Democratici in USA, nonostante una infinità di conflitti di interessi, oggi che è con i Repubblicani è un pericolo pubblico però i suoi denari in passato non puzzavano. Biden grazia il figlio, ed è cosa buona ed accettabile, ma Trump è un farabutto se vuole graziare sé stesso. Biden salva dalla pena di morte 37 persone, per toglierli dalle mani del boia Trump a suo dire, ma dal 2020 quando aveva promesso la cancellazione della pena capitale negli Stati Uniti, di una legge federale non se ne è vista neanche la bozza. Per i cavi sottomarini da giorni l’Europa si straccia le vesti e propaganda che non solo sono stati i Russi, ma l’intento è poter poi invadere la Finlandia isolandone le comunicazioni come se oggi le guerre le si facesse con le trasmissioni via cavo.

Ma al contrario non solo non si consegnano alla Germania i responsabili che fecero esplodere il gasdotto North Stream, li si protegge pure e si fa passare quali responsabili altri, senza mai dire oltretutto che quella azione sostenuta dagli amici degli amici, è stato una gravissima azione da parte di membri della stessa EU a danno di altri membri e già solo ciò meriterebbe un tribunale, e meno male che erano e sono amici e alleati. Se ci spia un alleato (vedi USA) è cosa buona e giusta non è un nemico, è un amico e può farlo (più o meno parole da una trasmissione radiofonica nazionale italiana) ma se ci “spia” con i sanitari (vedi medici russi durante il Covid) un paese diverso è un grave atto di spionaggio. Si continua da 15 mesi a volere che si intavolino trattative di pace tra Hamas ed Israele, ma si gira intorno al problema senza arrivare ad un nulla, forse volutamente perché Israele è un amico. Ma si grida al lupo se il Papa o altri provano da due anni, solo ad accennare e provare ad intavolare un tavolo di trattative per il cessate il fuoco in Ucraina perché si deve trattare con la Russia, ma si è taciuto sul Nagorno Karabak, perché l’Azerbaijan è un amico e se è amico non fa nulla se non rispetta gli accordi. E tutto ciò solo a guardare le aree a noi vicino, poi se volessimo, c’è il Venezuela, i paesi del Sahel ora tutti cattivi perché si sono liberati dall’egemonia francese, la Libia, il Libano e via discendendo. Come detto infine :

“due pesi e due misure più l’offesa alla intelligenza delle persone e dei popoli”.

*Università degli Studi di Parma

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