Le 5 cose che abbiamo capito dal referendum in Moldova

22 Ottobre 2024 07:00 Giuseppe Masala

Si è svolto ieri un Moldova un referendum per iscrivere in Costituzione l'obbiettivo dell'entrata nella EU della piccola e poverissima Moldova. Il referendum è andato bene, nel senso che ha vinto il si all'EU. Ma è una vittoria di Pirro, sia perchè il Si è avanti di un pugno di voti sia perchè è plasticamente evidente come sono lontani i tempi in cui i popoli - ingenuamente - erano disposti a qualunque sacrificio pur di raggiungere quel "Sogno Europeo" che si è dimostrato solo uno slogan eccezionale pensato dalla fertile mente di uno spin doctor. Da aggiungere che in Moldavia il voto prende (ormai di pochissimo) un senso europeista e occidentalista grazie alla trovata del voto dei residenti all'estero. I moldavi viventi nella loro terra hanno dimostrato plasticamente di non voler manco sentire parlare di Europa e di Occidente.

La Moldavia è il paese più povero d'Europa (ora tristemente superata dall'Ucraina) eppure sembra non facciano gola ne i soldi europei, né il sogno (sic) di libertà europea né la democrazia europea. Perchè questo? Noi che siamo cresciuti con questo sogno e che siamo stati sottoposti a sacrifici enormi dagli integerrimi Ciampi, Prodi, Andreatta e Company dovremmo domandarci tutti cosa si è rotto.

1) Certamente il fatto che i soldi europei ormai sono percepiti come un esca per portare interi popoli e paesi al giogo dell'occidente.

2) Certamente il fatto che la libertà in Europa ha preso un senso post moderno. La libertà è quella di dire a un bambino con cromosoma xy o xx che i cromosomi non contano nulla e che uno può scegliere da mattino a sera cosa essere e quando esserlo, in fondo basta una piccola operazione di "transizione" che un tempo si chiamava "castrazione". E' libertà questa?

3) Una libertà europea che va difesa peraltro con le armi dal Moloch russo. Ma forse i moldavi non vogliono armarsi contro la loro madrepatria russa?

4) E poi che dire del fatto che tutti hanno capito come la UE sia il paradiso dei vecchi paesi colonialisti del nord europa che smesso di depredare l'Africa, l'Asia e il sudamerica si sono dedicati anima e core ai paesi del sud e dell'est Europa facendogli accettare privilegi abnormi a vantaggio dei paesi straricchi:: che dire dell'Olanda paradiso fiscale che "attrae" aziende da tutta europa con una concorrenza fiscale fortissima? Che dire di Danimarca e Svezia che si godono il vantaggio del mercato unico europeo sommato alla sovranità monetaria? E che dire della Germania ricca sfondata grazie all'imposizione di una deflazione salariale e di una global chain value europea che fa supercompetitivi in tutto il mondo i suoi marchi premium? Che dire poi del paradiso fiscale irlandese?

5) Che dire poi della scoperta che la UE non è quell'ente creato per generare pace in Europa ma la causa fondamentale dell'attuale guerra (prego vedere conti con l'estero dei paesi "ricchi" dell'Europa) e che ora chiede sanzioni contro il nemico e che probabilmente chiederà in futuro un tributo di sangue?

Le più recenti da Economia e dintorni

On Fire

"Questo sarebbe in definitiva il vero Colpo di Stato". Il più famoso articolo di Pasolini compie oggi 50 anni

Come ricorda il Prof. Paolo Desogus oggi il famoso articolo di Pier Paolo Pasolini "Cos'è questo golpe? Io so" compie 50 anni. "Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica...

Donna nuda iraniana al campus: la strumentalizzazione politica di un dramma personale?

Sulla vicenda della donna iraniana nuda nel campus, le cui immagini sono diventate virali, monta la strumentalizzazione politica.Al di là dei proclami “social”, cosa si sa realmente?...

Ex comandante della NATO prevede come finirà il conflitto in Ucraina

L'ex comandante della NATO James Stavridis ha previsto che il conflitto in Ucraina si concluderà con la conquista da parte della Russia di circa un quinto del territorio del Paese. Stavridis, ammiraglio...

Merci macchiate del sangue palestinese. Lettera aperta a Eurospin

Pubblichiamo questa lettera aperta che la giornalista e saggista Patrizia Cecconi ha inviato ai dirigenti di Eurospin nella quale spiega perché è semplicemente immorale vendere merci...

Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa