Kirill Serebrennikov, regista russo, che si oppone a Putin e all'intervento russo nel Donbass, ha scritto recentemente un testo abominevole, contenente chiari riferimenti ai "crimini dei russi” commessi in Ucraina e a Bucha. Le sue frasi mirano a colpire il cuore delle persone per mezzo di parole ricercate e di "effetto", come il titolo "Smalto rosso", lo smalto rosso sulle dita della mano inanimata della ragazza, che lui insinua, sarebbe stata uccisa dai "barbari russi". Era ovvio che un testo simile avrebbe sollevato nella stampa italiana, totalmente piegata alla propaganda ucro-anglo-americana, acceso sostegno e immediata condivisione. Il fake di Bucha e dei "crimini, dei saccheggi dei russi" in Ucraina, sono stati ben sbugiardati e sfatati da video e testimonianze, ma gli oppositori russi continuano a usare queste menzogne contro il proprio popolo e paese! Traditori! E Serebrennikov è un traditore!
Ecco perché su Serebrennikov non si è abbattuta la scure delle sanzioni dell'Unione europea contro i russi!
Ma solo una cosa vorrei chiedere a Serebrennikov (e a chi lo sostiene e diffonde) perché le stesse "unghie smaltate di rosso" della "Madonna di Gorlovka", Cristina Zhuk, 23 anni, uccisa barbaramente dall'esercito ucraino il 27 luglio del 2014 in un parco di Gorlovka, insieme alla sua piccola Kira di soli 10 mesi, non lo hanno spinto a scrivere lo stesso testo?? E questo è solo uno delle migliaia di assassinii e crimini, commessi dal governo ucraino nel Donbass - non gli hanno ispirato nessun "sogno", nessun testo?? In 8 anni di guerra nessun'altra mano, staccata alla vita dalle bombe ucraine-nato gli ha ispirato le stesse frasi toccanti e laceranti il cuore?
La risposta è lapalissiana.
Non si può non notare l'altrettanto vergognoso articolo di Mattia Feltri che dopo aver esaltato lo scritto dell'oppositore Serebrennikov, arriva a paragonare i russi ai "maiali". E' stato oltrepassato il limite della decenza, ma la stampa italiana mira a deumanizzare il popolo russo e il suo presidente Putin e tutto le viene permesso in nome del raggiungimento di tale cinico scopo.
Ieri serebrennikov avrebbe potuto anche "guardare" il lenzuolo imbrattato di sangue che copriva il corpo di una ragazza incinta di 23 anni a Stakhanov, nel Donbass, da sotto spuntavano le unghie laccate di rosso, è la "sorella" della ragazza uccisa a Bucha, dagli stessi criminali nazisti ucraini. Mentre nell'ospedale moriva dopo poco un'altra ragazza incinta, di 20 anni, nel bombardamento coi missili "Uragan" sempre a Stakhanov, dove anche 24 persone, tra cui 8 bambini, sono rimaste ferite. Il regista russo afferma che la "cultura in Russia è sempre in antitesi con lo Stato" No, sono i traditori ad esserlo! Quelli che come Serebrennikov, si nutrono delle menzogne per acquistare notorietà e rimanere a galla.
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