“L’Irlanda, invocando l’articolo 63 dello Statuto della Corte, ha depositato presso la cancelleria della Corte una dichiarazione di intervento nel caso riguardante l’applicazione della Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio nella Striscia di Gaza”, ha annunciato, ieri, in un comunicato a Corte internazionale di giustizia, ICJ.

La decisione di Dublino in merito era stata già ipotizzata dal ministro degli Esteri irlandese Micheal Martin, il quale, lo scorso dicembre, aveva annunciato che il suo governo si sarebbe unito al procedimento della Corte internazionale di giustizia.

Israele, da parte sua, ha chiuso la sua ambasciata a Dublino, mentre il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Saar, ha definito antisemita il primo ministro irlandese, Simon Harris.

Harris ha così replicato: "Sai cosa penso sia riprovevole? Uccidere i bambini, penso che sia riprovevole. Sai cosa penso sia riprovevole? Vedere la portata dei morti civili che abbiamo visto a Gaza. Sai cosa penso sia riprovevole? Le persone vengono lasciate morire di fame e gli aiuti umanitari non arrivano".

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