Ma perché "con l'Europa" ce l'abbiamo fatta?

16 Aprile 2021 16:00 Antonio Di Siena

Senza L’Europa non ce l’avremmo fatta.
Ovviamente non l’ho detto mica io, ma il delirante ministro Speranza.
Ora al netto del fatto che non ce l’abbiamo fatta, perché siamo in piena zona rossa con l’intero paese chiuso in casa, depresso e sull’orlo del fallimento. E sostenere di avercela fatta in un contesto simile è roba da disorientamento spazio-temporale. Ad essere buoni.
Ma la cosa più grottesca è sostenere di avercela fatta grazie all’Europa.
Perché non so se me lo sono immaginato solamente io, ma ricordo che le cose sono andate più o meno così.
Mascherine acquistate e sequestrate dalla Germania perché servivano a loro. Tute di cartavelina comprate dai cinesi perché introvabili altrove; respiratori, anch’essi made in China, acquistati, ben pagati e consegnati con difetto di fabbricazione. Decine di ospedali e reparti chiusi in pochi anni, 37 miliardi di tagli alla spesa sanitaria, centinaia di medici, specializzandi e infermieri emigrati all’estero perché senza occupazione in Italia. Mancanza di personale, tanto da dover ricevere assistenza dalla piccola Cuba.
Ovviamente grazie all’Europa.
Più precisamente a causa dei parametri di bilancio imposti dalle sue norme. E dalle politiche austeritarie, di costante deflazione salariale, delocalizzazione e deindustrializzazione a favore di concorrenza e libero mercato.
Poi vabbè ci sarebbero pure i contratti capestro sottoscritti senza alcuna trasparenza con big pharma. A prezzi gonfiati e senza nessuna garanzia sulle forniture.
L’incapacità produttiva nei settori chimico-farmaceutico e ad alta tecnologia. Ma soprattutto l’assenza pressoché totale di sostegno economico.
Perché i famosi soldi de Leuropa, decine di fantastiliardi promessi e sventolati ai quattro venti da un anno, semplicemente non esistono. E la controprova è che nessuno li ha mai visti.
Mentre il Regno Unito, che con la Brexit doveva sprofondare in un buco nero di miseria e disperazione, ha riaperto tutto. Vaccinato quasi l’intera popolazione e sostenuto economicamente (e per davvero) la ricerca, il tessuto produttivo e i lavoratori britannici.
Ecco, che senza Leuropa non ce l’avrebbero fatta, vada a raccontarlo agli inglesi.
E in attesa di una risposta seria che si prenda una pausa di riflessione.

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