Nora Hoppe - "Giochi imperiali"

di Nora Hoppe – Al Mayadeen English

“Tu non hai le carte in mano in questo momento!”, ha detto l'Affarista Trump al disgraziato pedone non più utile durante l'atto di umiliazione gladiatoria nello Studio Ovale (un micro Circo Massimo).

Quello che forse il gladiatore imperiale non aveva messo in conto era una certa contestazione da parte del pedone improvvisamente “patriottico” che l'Impero credeva di possedere. Inoltre, questo arrogante sottoposto ha anche osato ignorare il codice di abbigliamento del Circo Massimo. (Una nota a margine: ma il suo abbigliamento non era frutto esclusivo di una società di design propagandistico di Hollywood che voleva farlo assomigliare a un eroe americano della Marvel?)

Quindi, per certi versi, sembrava esserci un'umiliazione reciproca. Ma le mosse sprezzanti del pedone si sono poi rivelate a favore dell'Impero, facendolo avanzare alla fase successiva della partita truccata: Nessun accordo con il pedone... e un rimescolamento delle carte.

A questo stravagante spettacolo circense ne è seguito un altro, seppur meno sgargiante, svoltosi attraverso un grande specchio d'acqua, a Londra.. Non si trattava di un intrattenimento gladiatorio, ma piuttosto di un misero sketch melodrammatico – un “Vertice sulla sicurezza europea” frettolosamente assemblato, che si atteggiava a “genitore buono” del pedone bullizzato. Qui il disgraziato pedone si è fatto circolare a vari leader d'élite europea – persino a un re apparentemente “estraneo” – per ricevere bacetti sulla guancia. E qui i tamburi per una guerra più ampia (e per i propri interessi) nel territorio del pedone sono stati battuti dalla presidente non eletta della Commissione europea nel suo frenetico appello ad “Armare d'urgenza l'Europa”.

Questo controgioco si è rivelato un ulteriore vantaggio per l'Impero nel Nuovo Grande Gioco. Perché il contendente Trump ha pianificato fin dall'inizio una rapida ritirata dalla parte dei perdenti, lasciando che i vassalli smidollati si occupino dell'umiliazione in arrivo e della loro conseguente caduta. Niente Afghanistan 2.0 durante il suo mandato.

Alcuni hanno indicato che i punti che Trump sembra ritenere di aver conquistato durante l'evento gladiatorio gli daranno un vantaggio nelle trattative con l'avversario (forse “ex”), la Russia, sul campo di gioco – per far sembrare accettabile il passaggio improvviso e per ottenere bonus sotto forma di risorse preziose... Questo e alcune concessioni dalla Russia (delirantemente anticipate) sembrerebbero essere l'accordo che l'Affarista e i suoi finanziatori ritengono di poter concludere con il Presidente Putin per salvaguardare la supremazia dell'Egemone.

Passando agli altri giochi e affari...

Sul fronte interno ci sono i giochi ausiliari che si potrebbero chiamare “Tariff Tussle” [“Bagarre sulle Tariffe”], “Immigrants Out” [“Fuori i migranti!"] e “Clean the Cupboards” [“Sgombero degli armadi”]... Sono tutti in corso per "Make America Great Again" [rendere l'America grande di nuovo]. Tuttavia, all'insaputa dei giocatori, che hanno poco a che fare con la realtà, è probabile che entrino in campo rimbalzi e boomerang.

E poi in preparazione c'è il grande “Techno face-off” ["Scontro Tecno] con il più formidabile avversario dell'Egemone, la Cina. Quella sarà la vera guerra, che per ora è ancora dietro le quinte. Perché, una cosa è certa, l'Egemone non tollera un rivale e la Cina ha osato diventarlo! Ma questo non è fonte di preoccupazione per l'Impero che si sente invincibile.

Ah, e in caso di dimenticanza...

Per coloro che sono già entusiasti dell'apparente voltafaccia di Trump in Ucraina e della sua "distensione" mirata con la Russia, per coloro che improvvisamente credono che sia un "uomo di pace"... hanno dimenticato il suo sontuoso sostegno allo psicopatico Netanyahu (il 1° marzo, gli Stati Uniti hanno consegnato 4 miliardi di dollari all'entità sionista genocida)? Hanno dimenticato il suo dono di bombe con un potenziale distruttivo particolarmente elevato per scatenare un nuovo inferno sulla Palestina?

È facile per chiunque disprezzare le élite europee coccolate, spocchiose e decadenti... ma molti sembrano rimanere abbagliati dal simbolo incorporato dal personaggio di John Wayne, integerrimo, grintoso e dal cuore semplice, anche quando li ha traditi e pugnalati alle spalle più volte.

Trump non sembrerà dissoluto e degenerato come Biden & Co. e non si può negare che abbia un carattere “interessante”, ma... in primo luogo, non ha dimostrato di essere particolarmente interessato agli esseri umani, ma ai giochi, agli affari, ai soldi, agli immobili e alle vittorie... e, in secondo luogo, è, come tutti i presidenti degli Stati Uniti, solo un giocatore in un mandato di quattro anni, che assicura la facciata per le grandi corporazioni che gestiscono realmente lo spettacolo. Il Deep State ci sarà sempre e, in quanto entità composta da individui e da vari consorzi di grandi imprese, beh, anch'esso a volte può essere diviso: alcuni dei suoi membri sono semplicemente rimasti bloccati nel passato e hanno scommesso su un cavallo perdente (ad es. battere la Russia), mentre altri hanno fiutato il vento del cambiamento e hanno spostato lo sguardo su un nuovo e più promettente gioco in arrivo: il Torneo Tecno... che vedrà l'Egemone cambiare il suo tabellone di gioco da una pseudo-democrazia neoliberista a una tecno-feudocrazia neoliberista, come accuratamente descritto qui dall'analista geopolitico Pepe Escobar.

“L'America non ha amici o nemici permanenti, ma solo interessi”. – Henry Kissinger

Eppure, con questo spostamento di interessi, c'è chi ora crede che gli Stati Uniti abdicheranno alla loro posizione di egemonia per diventare una “normale grande potenza mondiale”. Un articolo di opinione – presumo e spero sia scherzoso – intitolato “8 ragioni per cui la SCO [Shanghai Corporation Organisation] potrebbe essere un affare migliore per l'America”... evoca il detto: “far del lupo il pecoraio”.

Ancora una volta, Trump può aver rimescolato le carte, ma il mazzo rimane lo stesso. Perché lui è solo un giocatore e ha solo il mazzo che la Casa (lo Stato Profondo) gli ha dato (e poi, ci si può davvero aspettare che dei bari di carte preparati giochino con carte non segnate?).

E a coloro che credono semplicemente che il suo cambio di scacchiera da “woke” a presumibilmente “conservatore-tradizionale” sia un completo un cambio di gioco che ha trasformato l'intero sistema di valori degli Stati Uniti riportandolo ai suoi “ideali originali”, si può solo chiedere: quali erano questi ideali e quali sono questi nuovi valori?

Si potrebbero riassumere in queste parole: “Il Trump Gaza Riviera Resort & Casino”. Un buon esempio del Sogno Americano.

Perché Trump è un prodotto della sua patria, la Terra Promessa, una propaggine dell'Impero Britannico e della sua mentalità imperiale, fondata sul colonialismo, l'espansione, l'espropriazione delle terre, il saccheggio, la supremazia, il genocidio e la schiavitù.

E nonostante una manciata di individui di animo nobile che nel corso della sua storia hanno tentato invano di cambiarne il corso, gli Stati Uniti rimarranno sempre la nazione indispensabile, eccezionale ed esclusiva, e seguiranno sempre il loro percorso intrinseco – il Destino Manifesto – altrimenti... cesseranno semplicemente di essere.

Quindi, l'America First di Trump è la risposta a un mondo migliore?

Le grandi domande che rimangono per ogni singolo essere umano della Maggioranza Globale, che sta assistendo a questi Giochi Imperiali, sono: Ma stiamo anche noi partecipando a questi giochi? Vogliamo l'imperialismo, vogliamo il colonialismo, vogliamo un sistema economico rapace? Possiamo convivere con un genocidio? Quali sono poi i valori che riteniamo sacri?

E potremmo fare bene a ricordare la favola dello Scorpione e la Rana... per ricordarci della natura intrinseca delle cose e degli esseri.

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