Paolo Maddalena - Escludere Scurati dalla Rai tradisce in pieno la Costituzione: un evento gravissimo

23 Aprile 2024 08:00 Paolo Maddalena

La comunicazione giornalistica e radiotelevisiva, secondo i noti canoni della deontologia professionale, deve essere “vera”, “utile” e “interessante”. Tutte qualità fortemente presenti nel “monologo” di Antonio Scurati (riguardante la “liberazione” dai crimini e dalle stragi del nazifascismo: l’assassinio di Matteotti, le Fosse ardeatine, Marzabotto, ecc,), che Raitre avrebbe dovuto trasmettere nella ricorrenza della “Liberazione”, ma che è stato improvvisamente eliminato dal programma con una decisione che, nella sua essenza, è stata contro “la verità storica”, contro la “utilità” di far conoscere, specie alle nuove generazioni, ciò che è realmente avvenuto, e contro l’ “interesse” che tutti hanno di conoscere la storia del Popolo di cui fanno parte.

Ed è gravissimo che ciò sia avvenuto in Rai, cioè in una sede radiotelevisiva che appartiene a tutti i cittadini, i quali, peraltro, proprio ai fini appena detti, pagano di tasca propria un non indifferente “canone” annuo.

Non mi occupo di politica, ma di Costituzione. E pertanto ritengo inutile ricercare gli autori di questo misfatto radiotelevisivo. Desidero solo rilevare che si tratta di una operazione che tradisce in pieno l’articolo 21 della nostra Carta costituzionale, secondo il quale le comunicazioni di questo genere “non possono essere soggette ad autorizzazioni o censure”. Ripeto “censure”, perché di proprio questo si tratta. E si badi bene che la libertà di “manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”, è il principale strumento di cui si serve la democrazia, per quell’enorme salto di civiltà che consiste nel sostituire alla “forza e alla violenza”, la “dialettica e la persuasione”.

Dunque dobbiamo purtroppo registrare un evento gravissimo, che può facilmente essere inteso come il “preannuncio”, insieme a molti altri recenti eventi diretti a evitare il “dissenso” giornalistico, della fine del nostro “Stato democratico”, nella prospettiva di “un uomo solo al comando”: un “premier” eletto direttamente dal Popolo, il quale, inconsapevolmente, si spoglia così del diritto fondamentale della propria “partecipazione all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese” (art. 3 Cost.).

Le più recenti da Beni pubblici

On Fire

Daniele Luttazzi - Le 7 domande che Fabio Fazio non ha rivolto a Ursula Von der Leyen

  di Daniele Luttazzi - Nonc'èdiche (Fatto Quotidiano, 14 maggio)     Durante la sua intervista a Ursula von der Leyen, Fabiofazio ha evitato alcune domande che...

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Pepe Escobar - Brics, preparatevi alla notizia bomba geoeconomica del 2024

  l'AntiDiplomatico è una testata online regolarmente registrata che subisce la censura su browser e social media per l'azione di una agenzia nordamericana di nome NewsGuard. Se vuoi rimanere...

Chef Rubio con il volto tumefatto denuncia l'aggressione di sei criminali nei pressi della sua abitazione

  Gabriele Rubini, in arte Chef Rubio, ha denunciato su X la vile aggressione di sei criminali nei pressi della sua dimora nella sera di mercoledì 15 maggio. Le immagini mostrano un Chef...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa