Preparatevi perché tra poco partirà il coro squillante di quelli che senza vergognarsene sostengono che il paese con il sistema elettorale più confuso del cosmo, quello in cui vota la metà dei cittadini e in cui per esprimere il proprio consenso occorre iscriversi alle liste elettorali; il paese in cui il voto di scambio è stato legalizzato con un concorso a premi, dove le lobby multimiliardarie determinano le campagne elettorali insieme alle politiche interne ed estere; il paese che ha inventato il fentanyl e ha permesso che venisse distribuito senza criterio generando un esercito di tossici e un’ecatombe di morti per overdose; il paese in cui vige la pena di morte, il razzismo dilaga, l’aborto è in alcuni casi vietato e circolano sette religiose di fanatici di ogni tipo; il paese che ha più armi che cittadini, quello in cui ti puoi far mandare un fucile a pompa per posta, quello in cui il maggiore arsenale del mondo è gestito da strateghi che perderebbero pure a risiko a meno di non trovarsi con degli sfidanti europei (per battere noi agli Usa basta una risata); il paese con il maggior numero di carcerati, quello che conta tra le più alte percentuali di stupri nel mondo, quello in cui i giudici sono eletti direttamente dai cittadini con effetti a dir poco grotteschi per non dire tragici; il paese di gran lunga più inquinante a livello procapite del pianeta, quello che ha collezionato una sfilza di crimini militari e politici in ogni continente, l’Italia ne sa qualcosa; il paese che pubblicamente condanna Israele ma di fatto aiuta il suo governo con l’esercito e un fiume di denaro a sostegno del genocidio di palestinesi, ebbene, preparatevi perché il paese dove accade tutto questo e molto di più per una lunga schiera di giornalisti, e intellettuali è la democrazia più grande del mondo.
Poi per carità, hanno risorse eccezionali (molte più di noi europei), hanno avuto un grande cinema, una grande letteratura, hanno espresso musicisti notevolissimi, hanno mandato l’uomo sulla luna e hanno università di altissimo livello, seppure ora azzoppate dal fanatismo woke, hanno industrie tecnologiche, capacità di sviluppo in ogni campo... hanno tanto, tantissimo. Chi conosce un poco questo paese, e qualcosa credo di sapere avendoci vissuto e studiato per due anni, sa che gli Usa restano un paese di estrema rilevanza per comprendere il mondo. Ma no, nessuno dica che è una grande democrazia. Non lo è. Probabilmente non lo è mai stato. Di sicuro ora che vive un pericoloso declino questo paese è molto distante da un livello anche solo accettabile di democrazia moderna.
*POST Facebook del 5 novembre
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